29 giugno 2018

Vuoi una barchetta? Un palloncino rosso? Prendi un gessetto colorato.

Dal momento che "è iniziata l'invasione e non puoi fermarla tu! Arrivati sono in massa e non se ne andranno più! Mi chiamerai razzista ma te ne accorgerai, oggi va tutto bene, ma domani piangerai!" ("Colpevole di essere bianco"1989 Peggior Amico) rivolgo un appello ai terroristi pellet presenti in tutta Europa... "non potreste, per cortesia, colpire quegli inutili progressisti e moralizzatori delle macchinette che rispondono colpo su colpo strage su strage con delle frignanti iniziative inutili quanto loro?"... "va là, al bar!"... "grazie!".
Dal momento che il fasciobar Salvini una ne blocca 100 gliene passato sotto il naso e per i sedicenti rappresentanti, curatori, difensori della società civile (e una volta o l'altra gli spiegherò cosa significa) è inaccettabile. Ogni scusa è buona per questi comunisti radical chic (o "radical shit" che dir si voglia) per una nuova iniziativa tanto colorata quanto inutile. C'era un concerto a Manchester sulla cui folla i camionisti terroristi si sono fiondati (probabilmente scambiandolo per un concerto di Gigi D'Alessio), risposta dei radical shit? rifare il concerto una settimana dopo, tra gente in barella e sbirri in assetto antisommossa (con la folla che stranamente non si lamentava troppo della presenza degli agenti)... uno schiaffo in faccia alla barbarie araba.
Dopo i fatti Parigi fu il pirla col piano forte che guaiva "imagine" di John Lennon a fermare (Neo in Matrix) i proiettili dell'AK47.
Per una strana e inspiegabile ragione, però, i terroristi non si sentirono né intimiditi né, tanto meno, persuasi a deporre le armi ed attaccarono nuovamente il Belgio, questa volta la reazione europea fu immediata, decisa e assurdamente incisiva!
...come si evince dalla seguente immagine:
I buonisti non si fermano, perché nel loro corto circuito (ometto ogni riferimento al cervello perché se ne avessero uno probabilmente si riterrebbe offeso dallo scoprire che certe idee vengano attribuite a lui) sono convinti che piangere i morti con manifestazioni colorate e vendere il culo d'Europa (con l'integrazione) sia la strada che porta alla pace universale, che ferma tutte le stragi e consiglia, ai delinquenti, di smetterla di seviziare quelle categorie che il moralizzatore considera protette. Una sorta di Gandhi schizofrenico. Al pacifista indiano riconosco quanto meno il merito della coerenza, infatti alla violenza rispondeva con la non-violenza. Era un coglione certo, ma coerente. Alla violenza di piazza ci pensavano poi i suoi adepti "Gandhi viene arrestato. Scoppiano disordini in tutta l'India, tra cui il massacro di Amritsar (13 aprile) nel Punjab, durante il quale le truppe britanniche guidate dal generale Edward H. Dyer massacrano centinaia di civili e ne feriscono a migliaia: i rapporti ufficiali parlano di 389 morti e 1.000 feriti, mentre altre fonti parlano di oltre 1.000 morti. Il massacro genera un trauma in tutta la nazione accrescendo la collera della popolazione. Questo genera diversi atti di violenza a seguito dei quali Gandhi, facendo autocritica, sospende la campagna satyagraha.

Dopo questo massacro Gandhi critica sia le azioni del Regno Unito, sia le violente rappresaglie degli indiani esponendo la sua posizione in un toccante discorso nel quale evidenzia il principio che la violenza è malefica e non può essere giustificata."
La domanda sarebbe retorica, ma rischia di diventare un dibattito tra assEnnati e assOnnati (che dormono nell'illusione pacifista)... "se ti entrano i ladri in casa... proteggi i tuoi cari con una porta migliore (almeno) o lasci la porta aperta tanto se entrano o non entrano fa lo stesso?"
Sarebbe una domanda retorica perché in un essere senziente viene naturale proteggere ciò che gli è caro, che si tratti della sua famiglia, della sua macchina (butto lì quasi a caso un della sua Patria) o di qualsiasi altro orpello ritenga di dover difendere. Quando si tratta, però, di corto circuiti e immigrazione, il buon senso svanisce e si fa largo l'insensatezza. Sono piuttosto sicuro che messi alle strette arriverebbero a difendere i ladri che gli sono entrati in casa, rubato ciò che c'era di valore e distrutto ciò che non valeva un cazzo, magari (a sfregio visto che non tutti hanno in casa un Van Gogh) gli hanno pure defecato e urinato su cuscini, materasso e lenzuola... se per sbaglio hanno trovato in casa la famiglia hanno stuprato lo stuprabile e ucciso l'uccidibile... in nome del buonismo (perché questa scempiaggine va ben oltre il concetto di pacifismo) sono disposti a tutto purché il corto circuito li mantenga socialmente e moralmente accettati e per fare questo arrivano persino a dichiararsi disposti ad imbracciare le armi pur di debellare il nemico giurato del loro corto circuito... "il Fascista e il Fascismo" non sanno esattamente cosa sia, come riconoscerlo e come poterlo sconfiggere definitivamente, ma hanno questa vaga idea che qualunque cosa gli ponga domande anziché fornirgli le risposte preconfezionate è Fascista.
"Ma scusa se un pellet ti entra in casa per rubare tu come reagisci?"... "fascista!"
"Ma se andassimo ad aiutarli a casa loro piuttosto che accozzarceli qui in Italia?"... "fascista!"
"Io i pellet li caccerei tutti a scarpate nel culo! Quelli persistenti, che proprio non vogliono andarsene li userei come combustibile nel teleriscaldamento!"... "magari non sarei così estremo, però in effetti sono troppi non se ne può più!"
NB: La precedente conversazione è di pura fantasia, ogni riferimento a fatti o persone realmente esistite è puramente casuale.
Il problema è che il loro corto circuito ormai è programmato per ricevere risposte, indipendentemente dalle fonti (vere o false che siano), non ha più al suo interno quella parte di programma che si occupa di farsi domande.
Il lato positivo per quelli che vogliono sgomberare il nostro paese da certi maleodoranti suppellettili è che sono talmente incazzati e decerebrati che sono pronti a scagliarsi contro chiunque o qualunque cosa (quelli meno attenti), come ad esempio un profilo falso di Salvini camuffato da negro (da qualche buontempone) che si spaccia per fondamentalista islamico per rimediare i peggiori insulti... o un altro esempio in cui qualcuno ha fatto girare la notizia che tale Faruk Farlok (nome di fantasia dato da me in quanto non ricordo quello farlocco dato dal bontempone) intendeva imporre all'Europa l'utilizzo dei numeri arabi. Apriti cielo insulti, minacce di morte, gente che va a denunciare il vicino per sospetta stregoneria e adorazione del maligno... tocca a me dare sta notiziaccia... l'Europa ha adottato i numeri arabi intorno al X secolo dopo cristo e seppur chiamati arabi in realtà nacquero in India intorno al 400d.c. ma si diffusero in Europa grazie a matematici e astronomi arabi da qui il nome (ma anche allora 'sti sporchi negri dovevano starsene a casa loro).
L'ultima trovata dei corto circuiti è quella di insozzare piazze e fontane con barchette di carta colorata (che ti vien voglia di mettere un IT in ogni cazzo di tombino), ma, ovviamente, non per protestare perché il loro cervello non è programmato per protestare, bensì per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla disumanità della chiusura dei porti operata dal governo.
Al loro corto circuito mentale non arriva nemmeno l'idea che se dopo 5 anni il 70%, circa, degli elettori ha votato qualunque cosa non avesse a che fare coi rossi è perché, forse, ne ha le "borse" piene di barconi e immigrati, poi ovviamente frignano per il singolo caso umano perché sono pecore e sentirebbero le stesse storie strappalacrime dal vicino di pianerottolo (Italiano) se solo gli rivolgessero la parola o la sua storia finisse sui giornali. Ovviamente del vicino di pianerottolo (Italiano) non frega un cazzo nessuno perché se non arriva a fine mese, la banca gli porta via tutto, compresa la casa (gettando i suoi figli in mezzo ad una strada), ecc. comunque non fa notizia... perché non fugge dalla guerra, non fugge dalla fame, non fugge da bande armate che vogliono ucciderlo perché appartiene alla tribù sbagliata, non ha attraversato il mare per venire in Italia a fare la bella vita... non è uno sporco negro.

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