26 febbraio 2019

Loro si massacrano e io pago!

Inutile dire che a parte gli europei occidentali, inebetiti dalla massacrante propaganda, politicamente corretta, del "volemose bene" il resto del mondo conosce bene l'ubicazione dei propri confini etnici e geografici. 
L'odio razziale non è un invenzione "fascista" del XX secolo, bensì una questione tribale irrisolta che nemmeno quel giudeo infame di Freud è in grado di comprendere e, perciò, distorcere. Ai dem(enti), ai radical chic e ai voltaculo moderni, interessa solo far scalpore, distinguersi dalla massa, ma restando nella massa per non finire per essere emarginato da quella stessa massa di cui cerca l'apprezzamento, così se abbaia anziché belare è "uno strano" se bela più forte è un idolo.
"Aveva diffuso un video sui social in cui lo si vedeva coricato su di un lettino, al pronto soccorso dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Di sottofondo, qualcuno (un’infermiera forse?) ripeteva in continuazione “Devi morire, devi morire”.
“Arrivato al Pronto Soccorso, una donna del personale ospedaliero, immagino un’infermiera, mi ha iniziato a rivolgere insulti, dicendo che sarei dovuto tornare al mio Paese ed augurandomi più volte di morire”, aveva denunciato su Facebook Souleymane Rachidi, 20enne originario della Costa d’Avorio. E rincara: “Questa è l’Italia? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove ti dicono devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero? Dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. Io sono fiero della mia razza e sono fiero di colore della mia pelle”." Chiaramente gli strilloni della stampa politicamente corretta si sono subito "agitati" e le offese mosse al pellet sono diventate, in breve tempo, il nuovo causus belli per attaccare i fascisti capri espiatori, mai fuori moda, per il conseguimento dell'obbiettivo di avere un solo obbiettivo. Altrettanto inutile dire che la "bomba" editoriale si gonfia come un airbag, ma prima di sgonfiarsi riempie di fumo tutto l'abitacolo cosicché la verità non sia mai visibile.
"Il post è diventato subito virale, incassando la solidarietà planetaria di tutte le anime belle dello Stivale e trovando spazio anche sulle principali testate giornalistiche italiane. “E’ allarme razzismo, è colpa del fasciosovranismo, fermare subito l’avanzata delle destre”, si tuonava nei giorni scorsi. La sinistra riparta da Souleymane! Ma di fatto, l'”infermiera” di cui parlava l’ivoriano non veniva mai inquadrata: come si poteva avere la certezza che i fatti descritti dal ragazzo aderissero alla realtà? Mai farsi venire un dubbio, mai sollevare questioni, l’importante (a sinistra come a destra, ovviamente) è indignarsi & condividere. " (fonte Il Primato Nazionale)
Altro aspetto interessante la l'autocensura dei media alle proprie notizie, ad esempio se cerco la parola "infermiera" su google i primi 3 risultati sono la notizia degli insulti al negro da parte di un infermiera con la partecipazione, in ordine di apparizione, de "La Stampa", "l'unione sarda" e yahoo Notizie seguite dai video di "TGCom24 mediaset", un video che non c'entra un cazzo dove finalmente si fa riferimento alla professione di infermiera e "Ottopagine" che riprende l'argomento del razzismo in corsia. NB non ho scritto "Salerno infermiera razzista insulta uno sporco negro in corsia" nella ricerca, ma solo "infermiera".
Mentre cosa succede se digito sullo stesso motore (sempre google) ad esempio "Cividale del Friuli" i primi quattro risultati riguardano "cose da fare a Cividale del Friuli" dove troviamo il "Tempietto longobardo", "Ponte del Diavolo", "Museo archeologico" e "Duomo di Cividale del Friuli"... seguiti dalla pagina ufficiale del comune e dalla pagina vaccapedia.
Avrò sicuramente sbagliato la ricerca proviamo a vedere che cosa succede se digito "Civiform" troviamo finalmente "Maxi rissa tra 80 minorenni con spranghe, coltelli e mazze da cricket" pubblicato da UdineToday (notizia locale quindi), "Rissa al Civiform: "Il Ministero Interno intervenga per militarizzare la struttura"" (ilFriuli.it ed il titolo riprende la richiesta di un deputato di FI) "Maxi rissa al Civiform: "Intervenga il Ministero dell'Interno per militarizzare la struttura" Lo sostiene il deputato cividalese Roberto Novelli (Forza Italia)" (di nuovo UdineToday) quindi troviamo il sito ufficiale del centro di accoglienza "Civiform, progettiamo il tuo futuro" e me lo venite pure a dire che state progettando il futuro dell'umanità? Poi compare la pagina facebook ufficiale e poi "CIVIFORM - Scuola Centrale Formazione" per trovare risalto Nazionale?!? TGCom24 a pagina 2 mentre un secondo riscontro nazionale non è pervenuto nelle 2 pagine successive...
Cos'è successo secondo Il Primato Nazionale "Erano armati di tubi metallici di circa mezzo metro di lunghezza, coltelli da cucina e persino una mazza da cricket: ieri al Civiform, il centro accoglienza per minori non accompagnati di Cividale del Friuli, si è scatenato l’inferno. Protagonisti un ottantina di ragazzi stranieri, che si sono scontrati con armi di fortuna all’interno della struttura in cui attualmente sono ospitati all’incirca un centinaio di minori, tutti frequentanti corsi di formazione professionale." quelli cioè che vorrebbero integrarsi "Tutto sarebbe nato nel cortile dell’istituto, nei pressi dei campi di atletica, in seguito ad un acceso scambio di provocazioni tra due gruppi di giovani di differente etnie: il primo albanese-kosovaro e l’altro pakistano. Non è infrequente che all’interno di queste strutture si verifichino scontri tra gruppi di diversa estrazione etnica, segno forse che sono gli immigrati per primi a tenere alla propria identità e a non credere alla favola della tanto coccolata “integrazione”." Nemmeno essere stranieri in terra straniera aiuta i pellet (di vari tipi di legno) di sentirsi solidali per raggiungere l'integrazione, come sottolineato dalla testata on-line.
La questione è che a breve, quando questi si saranno accomodati, inizieranno a scannarsi perché il nonno del nonno del nonno apparteneva ad una tribù di Zulù caduta dall'albero troppo vicino al villaggio sbagliato. Lo so l'ho già detto in passato, ma non è una previsione precisa come la visione di una zingara delle giostre, ma più simile alle previsioni settimanali del meteo. Il fatto che questi continuino a scannarsi sul nostro territorio e sul loro è sintomo che quest'odio lo stiamo importando.
In questo caso specifico si tratta di albanesi-kosovari contro i Pakistani, ma il risultato non cambia molto... sono sempre pellet non graditi che vengono qui a rompere i coglioni... e noi li manteniamo pure.

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