25 febbraio 2019

Sono Tornato

L'articolo non rappresenterà una lunga lettera contrita per aver saltato lo scritto di Venerdì, né una trionfale esposizione di un ritorno dopo l'assenza di un giorno.
Bensì si parla della versione italiana della pellicola tedesca "Lui è tornato" di cui avevo parlato in precedenza su queste stesse pagine.
Quando uno è colpevole, di qualsiasi accusa mossagli, è inutile che ci giri tanto intorno o che neghi l'evidenza dei fatti. Molto meglio sarebbe se se ne assumesse da subito la responsabilità... e io lo devo ammettere, me la sono andata a cercare! Letteralmente intendo. Dal momento che ho cercato sui siti a me noti, "ravanato" nel dark web,  sguinzagliato i miei contatti virtuali e fisici pur di ottenere questo film che, come lo potrei definire? Sì lo potrei definire una merda.
Probabilmente, anzi sicuramente, "lui è tornato" in Germania ha riscosso lo stesso giudizio spassionato, mentre qui da noi ha incontrato il mio personale favore con riserve, mentre la sua brutta copia italiana, complice il fatto di conoscere i retroscena politici, culturali e lavorativi degli attori che hanno partecipato al film... lo rendono ai miei occhi una merda.
A partire dal coprotagonista Frank Matano (diventato famoso perché andava in giro a "scorreggiare" sulla gente ed ovviamente se c'è qualcosa di disgustoso in televisione diventa subito "virale"), la nefasta presenza di Gioele Dix (rosso che più rosso non si può) e l'improbabile interpretazione, del ruolo di Katia Bellini la "complice" del ritorno in auge Duce, di Stefania Rocca che per essere più rossa di Gioele Dix le manca solo una bandiera dell'ex URSS tatuata in fronte.
Del fascismo se n'è parlato sino alla nausea, ma sappiate che, seppur si tratta certamente di una montatura cinematografica, ci vogliono far fare la figura degli ignoranti, ad es. Mussolini chiede che fine abbia fatto Claretta Petacci ("chi?" chiedono 4 bambini pellet che giocano nel parco dove lui ritorna) pur sapendo che la sua "amante" ha fatto una fine orribile, allora chiede di sua figlia Edda, ma ancora una volta i due edicolanti (voltaculo) che lo accolgono chiedono "chi?", ma strano che non chieda di sua moglie o dei suoi altri figli che gli sopravvissero.
Strano che nessuno si sia sognato di dirgli di sua nipote Alessandra Mussolini, a modo suo, interprete ed "erede" ideologico della destra di cui fu artefice il nonno Benito. La Mussolini commentò in modo, direi, obbiettivo seppur generico soprattutto alla domanda "lei vorrebbe un ritorno di Mussolini?" a cui risponde, da nipote più che da politico... in fondo chi di noi non vorrebbe un ritorno in vita dei nostri nonni (soprattutto se scomparsi senza avere la possibilità di conoscergli).
Oltre al fatto degli improbabili interpreti della pellicola, va sottolineata la poca originalità del "copione" (e uso copione al posto di sceneggiatura non a caso) che di fatto è una fotocopia tradotta in italiano del film tedesco. Persino il nome della direttrice di rete "Katia Bellini", a cui accennavo poc'anzi è rimasto identico alla versione tedesca.
Come per la pellicola germanica lasciano intendere che le scene girate per le strade siano autentiche così come le reazioni della gente... strano allora che le forze dell'ordine (e quelle di controllo del pensiero unico) non abbiano richiesto il girato in chiaro in modo da identificare i colpevoli di gesti estremi(sti) richiamanti e inneggianti al fascismo.
Di fatto tra le scene "documentario" compare, come nella versione tedesca, anche la scena della bolscevica aggressione da parte di un jack russel (un cagnetto addestrato per la caccia in tana) al Duce che risponde con una scarpata e 3 colpi di rivoltella (e a questo punto è scattato "l'attacco de sciortarella") inutile dire che ho riconosciuto l'attrice interprete della proprietaria del cane come colei che aveva il ruolo di Tina l'impertinente donna delle pulizie della fiction "Carabinieri".
Tanto per far dei nomi verrebbe da chiedere come mai accusano il fascismo di razzismo, ma tutti si ricordano solo di "Faccetta Nera", la canzone che inneggia alla negra bellezza abissina. Io se penso alle canzoni del ventennio le prime 3 canzoni che vengono in mente (che non parlino di negri) sono "Battaglioni M", "Giovinezza" e "All'armi!" (quest'ultima recentemente tornata agli onori della cronaca in quanto diffusa pubblicamente tramite gli altoparlanti dell'impianto di pattinaggio sul ghiaccio di Limone Piemonte in provincia di Cuneo, ma ancora una volta la canzone che si sente nel video pubblicato da Repubblica.it inneggia al colonialismo italiano in Africa dove un "tenentino" dell'esercito, su suggerimento del figlio "balilla-moschettiere", si prende un bel "negretto" non come schiavo, ma come un altro figlio).
Nel film non manca la visita del Duce alla sede di una citata genericamente "formazione neofascista" romana colpevole, a detta di Mussolini, di essere troppo morbidi con i negri (lui che ha fatto passare alla censura canzoni su abissini e libici). Anche in questo caso però non si fa riferimento a partiti e formazioni vicine alla destra radicale esistente (probabilmente sarebbero, o sono, stati mandato a fare in culo visto che chi è fascista sa riconoscere il Duce e Maresciallo d'Italia da un pelato qualsiasi.
Anche la partecipazione alle trasmissioni televisive (compresa quella di Mentana) diventa una farsa con il conduttore che si permette il lusso di redarguire Mussolini (sarei curioso di sapere se all'epoca giusta avrebbe fatto così tanto il galletto o se si sarebbe rintanato in una soffitta a piangere e a pregare per la propria miserabile vita. Lo scotto da pagare non manca, infatti lo "scorreggione" si innamora della nipote di una malata di alzheimer che non si ricorda un cazzo, non sa da che parte è girata, ma Mussolini lo riconosce al volo e lo accusa di essere responsabile del rastrellamento del ghetto ebraico di Roma, dove morirono 24.000 persone, da cui lei si salvò nascondendosi sotto una pila di cadaveri da cui fu salvata da un soldato inglese che l'estrasse viva da sotto una pila di cadaveri... cosa?!? ma che mi pigliate per il culo??? 
Intanto durante il rastrellamento, operato dai tedeschi, furono arrestate 1259 persone, ma si sa che gli ebrei sono bravi con i numeri (solo quando conviene a loro), così 1259 diventa 24.000 con un aumento pari al 2000%, un po' come i loro interessi quando chiedi un prestito,) delle 1259 persone rastrellate nel ghetto 237 furono rilasciate in quanto cittadini stranieri, di razza mista o persino ariani i prigionieri deportati in Polonia e giustiziati ad Auschwitz.  Poi il rastrellamento del Ghetto è avvenuto il 16 ottobre 1943, mentre la liberazione di Roma Avvenne tra il 4 e il 5 giugno 1944... mi volete far credere che una bambina di 5 anni (ebrea o no poco importa) sia rimasta viva per 8 mesi circa, sepolta sotto una pila di cadaveri (per altro inesistenti visto che sono morti in Polonia) senza avere accesso a cibo e acqua? Soprattutto che i nazisti abbiano lasciato i cadaveri per strada 8 mesi senza bruciarli?
Vabbè se non fosse un film di merda ci si potrebbe anche ridere sopra.

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