23 luglio 2019

3 Ricorrenze: una triste, una felice e una stronzata!

Tra il 19 ed il 20 luglio ricorrono 3 ricorrenze di cui, come scritto nel titolo di questo articolo, una triste, una felice e una stronzata.
La Triste, inutile dirlo, ma utile ricordarlo, è la tragica scomparsa del Giudice Paolo Borsellino che, insieme a Giovanni Falcone, agli uomini della scorta e ad altri eroi, ha pagato in prima persona il prezzo più alto per combattere la piaga di cui il nostro "Belpaese" detiene il primato mondiale. Organizzazioni criminali infiltrata ai più alti livello dello Stato e, se ti mette nel suo mirino, non ti lascia scampo. Di nuovo inutile dire, ma bene ricordare, che mi sto riferendo alla Mafia (o "Cosa nostra" che dir si voglia) e alle altre organizzazioni mafiose ('ndrangheta, camorra, sacra corona unita, ecc.) Ho guardato apposta i telegiornali per vedere come lo Stato ricordasse uno degli Eroi morto per servire uno Stato che non solo lo ha abbandonato, bensì, molto probabilmente, lo ha condannato a morte. Purtroppo, a parte manifestazioni locali a Palermo e a Milano, i TG erano molto più interessati alla "crisi" di Governo, che si riapre come una ferita cucita male, ogni due settimane, di conseguenza non così importante. A Milano è intervenuto il sindaco Sala (lo sapete che se il nemico fa qualcosa di buono glielo riconosco per onestà intellettuale), mentre le "comparsate" pubbliche dei politici diventano sempre più una passarella pret-a-porter. "Le commemorazioni ufficiali continuano a celebrare i martiri di Capaci e via D’Amelio, ma la gente comune non percepisce forse la mafia come un problema da osservare a debita distanza, come se non la riguardasse? Che cosa può importare oggi alla gente dello Zen (uno dei quartieri di Palermo più a rischio e ad alta densità mafiosa) parlare di legalità, regole o vittime illustri della mafia, se lo Stato è assente, non garantisce un livello minimo di dignità e non risponde ai bisogni essenziali?" tratto da Il Fatto Quotidiano che fa politica anche quando dovrebbe ricordare e tacere... "La rabbia del popolo siciliano e palermitano, risvegliatasi all’indomani delle stragi, sembra essersi assopita, poiché è subentrata una sorta di rassegnazione. Resta il grido di speranza di coloro che scendono in piazza per chiedere verità e giustizia. Resta l’impegno costante della scuola e dei suoi docenti, che cercano faticosamente ogni giorno di far rispettare in aula le regole della convivenza civile, nella convinzione che solo attraverso il dialogo e il confronto si possono costruire le basi per un’autentica società democratica. Un’esigenza che invece fatica a penetrare nelle stanze del potere, da cui sembra essere tenuta volontariamente fuori." (stessa fonte) se vogliamo dirla tutta, la società democratica ha permesso l'uccisione (a tuttora impunita) di quanti erano impegnati in prima linea per la lotta alla mafia. Come ho ricordato in articoli precedenti quando Mussolini decise di impegnarsi nella lotta alla mafia (anche se gli storici attribuiscono questa sua volontà all'intenzione di mantenere centrale il potere dello Stato, quindi centrato a sé), non esitò a chiamare un antifascista dichiarato Cesare Mori, ma la mafia seppe infilarsi anche nella sezione locale del fascismo e nel momento in cui la vittoria sembrava a portata di mano Mori fu promosso e, di fatto, reso incapace di proseguire la guerra (non a caso gli americani sbarcarono in Sicilia anziché in Sardegna). Palermo si ferma, Palermo racconta, Palermo resta inascoltata così come l'esempio di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa e degli altri Martiri della lotta alla Mafia... e a 25 anni dal loro sacrificio ne parliamo, ma non è cambiato nulla.

La Felice, è bene ricordarlo, accadde il 20 luglio 2001 in piazza Alimonda a Genova dove, parafrasando le parole dell'eurodeputato Borghezio, Carlo Giuliani si presentò, durante gli scontri per il G8, armato di un mazzo di fiori presso una camionetta dei Carabinieri, uno degli agenti a bordo non vedendo possibilità di fuggire estrarre l'arma di ordinanza e sparò in aria e, per una serie di sfortunate circostanze la pallottola colpi il criminale alla testa provocandone la morte.
Va ricordato che il "mazzo di fiori" era un estintore e la "sfortunata circostanza" un blocco di cemento che stava "volando spontaneamente" in direzione della camionetta. Ancora oggi le zecche ricordano il delinquente come martire della lotta al potere (a cui sono assolutamente funzionali), mentre un giovane carabiniere ha, quanto meno, passato l'anima dei guai per colpa di un'accozzaglia di criminali.

La stronzata, è bene ricordarlo, accadde il 20 luglio 1969. 50 anni fa, infatti, l'uomo, nella persona di Neil Armstrong, mise piede sulla luna... o interpretò la parte in un set costruito ad hoc nel deserto dell'Arizona (accanto all'area 51)... ho speso molte parole, in articoli precedenti, a sostegno della tesi complottista secondo la quale l'uomo non è mai "allunato". Quindi, per il 50° compleanno dall'uscita di quel film sugli schermi televisivi di tutto il mondo, mi limiterò ad esprimere la mia speranza sul fatto che quando toccherà all'ammarteggio (dato che questo è l'usanza... atterraggio per la Terra allunaggio per la Luna, "ammarteggio" per Marte di cui potrei vantare la paternità sin da ora) provvederanno a togliere quelle insolite macchie di colore verde vegetale dallo sfondo del set allestito per la diretta.
Con la tecnologia di "oggi" risulta alquanto sospetto che, nel film The Martian, si vedano spesso e volentieri macchie di vegetazione (quando Matt Damon si vanta per tutto il film di essere riuscito a far crescere patate da un pianeta su cui non cresce nulla). Evidentemente il deserto dell'Arizona ("cazzo ma volete cambiare location almeno?!? Sempre quel cazzo di Gran Canion?!?") continua a dimostrare che persino sul pianeta rosso, "bolscevico e traditor..." c'è vita. Quasi sicuramente la vegetazione sullo sfondo è stata lasciata di proposito in modo da far capire, quando ci prenderanno ancora per il culo, che con la tecnologia di Holliwood non si possono togliere tutti i dettagli, quindi le immagini della NASA devono essere, a causa di ciò, assolutamente autentiche... se lo dicono loro!!!

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