11 luglio 2019

Spero di chiarire una volta per tutte!

Allora per prima cosa va definito che cosa si intende per "razzismo" perché mi sembra si faccia un po' di confusione tra chi si riempe la bocca del termine e chi invece lo pratica nel quotidiano... i primi non sanno che cazzo vuol dire i secondi non sanno cosa cazzo sia.

Nel primo caso, Anpi, giornalisti, "dem(enti)", pseudo-dem e compagnia starnazzando, gridano al razzismo ogni qualvolta qualcuno faccia il minimo cenno alla nazionalità di una persona. Ora ad essere giusti spagnoli e francesi non hanno bisogno di appartenere ad una razza di merda per essere odiati... vanno benissimo pure quelli di origine europea. Mentre definire un pellet un extracomunitario non fa di me un razzista... al massimo mi rendere un razzista definirlo pellet (anche se ha iniziato la Boldrini a definirli risorse, mentre io mi sono limitato a trovar loro un ambito d'impiego).
Mentre, anche sbagliando il paese d'origine, dire "senegalese ha fatto irruzione in un bar e ha preso a sprangate i clienti..." è un fatto di cronaca non un atto discriminatorio nei confronti del negro che ha preso a sprangate la gente.
Dato e non concesso che io non fossi io e ("loro non so' un cazzo!") quindi mi limitassi a riportare fatti di cronaca senza i miei commenti denigratori nei confronti del genere umano (e non), il concetto di razza esiste in tutto il regno animale (come ho già detto) e sostenere che per il solo genere umano (e subumano) questa regola cessi di esistere è semplicemente ridicolo, nega l'evidenza scientifica, nega l'evidenza dei fatti e soprattutto, assai più grave, offende la mia intelligenza.
Secondo le intuizioni del secolo scorso, basate principalmente sui millenni di storia del genere umano, esisterebbe una gerarchia ben definita tra razze "Superiori" e razze "inferiori" (secondo Hitler questa gerarchia era definita dall'aver creato, portato o distrutto cultura).
Senza entrare nel merito di queste argomentazioni (riassumerne il pensiero ampiamente espresso nel suo libro in poche righe è impensabile, infatti anche le poche parole da me spese non sono sufficienti ad esprimere il concetto che il Cancelliere ha ben esposto in diverse centinaia di pagine del suo capolavoro), se oggi definissimo in termini simili i clandestini allora potremmo parlare del razzismo nell'accezione con cui la intendono gli amichetti dei pellet. Diversamente come tutti gli "ismi" studiati in sociologia il razzismo non sarebbe altro che il riconoscimento di evidenti caratteristiche biologiche comuni ad ogni individuo appartenenti ad una stessa razza senza, per questo, definire necessariamente una gerarchia tra di esse. Sostanzialmente purtroppo abbiamo prove concrete del fatto che (esattamente come succede tra le razze delle altre specie) ci sia una certa compatibilità biologica tra i bianchi e, per usare il termine politicamente corretto, i "diversamente bianchi" per cui possono essere messi al mondo bambini meticci o, per usare il termine che si usa per i cani, "bastardini", ma dire che non c'è alcuna differenza (negando ogni differenza anche la più palese) tra noi e loro è insensato quanto sostenere che la terra sia piatta, che l'uomo è andato sulla Luna e che Lady Gaga sappia recitare.
Chiunque sostenga tale ipotesi è assolutamente in malafede o, se troppo stupido per essere iin malafede, assolutamente indottrinato come un testimone di Geova.
Quindi che a un anno di distanza il Corriere della Sera torni a parlare di "Daisy Osakue, il riscatto d’oro dopo l’aggressione razzista" soprattutto a fronte del fatto che quando era stata "aggredita" (da membri del partito a cui è iscritta lei stessa, per avere la possibilità di entrare in Nazionale di atletica senza alcun talento evidente dal momento che ai successivi campionati europei aveva fatto letteralmente cagare dimostrando di essere più brava a lanciare uova che il disco) il mondo intero gridò all'emergenza razzismo, ma delle 6 italiane bersagliate in precedenza dai responsabili nemmeno una parola, evidenziando il fatto che c'è effettivamente del razzismo, ma nei confronti dei bianchi.
Al coro si uniscono quelle canaglie partigiane dell'anpi che ogni qualvolta il loro cervello scoreggia un pezzo di libertà d'espressione muore... e poi non dite che non ve l'ho detto... "I censori in servizio permanente effettivo dell’Anpi hanno preteso e ottenuto che la libreria Feltrinelli di Prato rimuovesse dai propri scaffali L’inganno antirazzista di Stelio Fergola. Il motivo? «Un libro con teorie molto discutibili, tipo il razzismo biologico, che parla di un complotto mondiale con l’obiettivo di svilire la cosiddetta razza europea», ha dichiarato Giacomo Baldini, presidente di Anpi Toscana. «La nostra vigilanza rimane alta», ha aggiunto il segretario pratese dell’associazione dei partigiani, Angela Riviello." se non ci fosse da piangere mi farebbe ridere il modo, sempre innovativo nella loro statiticità, con cui riescono a rendersi ridicoli ogni volta. La risposta dell'autore dimostra quanto i vigili, anzi "vegliardi partigiani associati" si limitino a leggere i titoli dei libri, a non capire nemmeno quelli e a organizzare roghi in piazza esattamente come fecero chi (loro) sostengono di combattere ancora oggi... "«Su cosa terrebbero aperta la vigilanza, di grazia? Il libro non teorizza alcuna superiorità di alcuna razza su nessun’altra – ha puntualizzato l’autore su Oltre la linea – è un argomento di cui non mi è mai interessato, e nello stesso testo ho anche ribadito che non credo all’esistenza di nessun piano Kalergi o complotto per estinguere la razza bianca. Ho detto che molti componenti della stessa razza caucasica odiano sé stessi e che i bianchi caucasici si stanno estinguendo: sono cose molto diverse e supportate dai dati. Nel mio mondo ideale – ha concluso Fergola – tutti i popoli, le culture e le etnie hanno il diritto all’esistenza. Alla signora [Riviello, ndr] questo urta i nervi? Pazienza»." (fonte Il Primato Nazionale).
Riprendendo l'articolo di qualche giorno fa riguardante il video autorazzistico postato dalle "zecche" Pro-Carola... è innegabile che nel momento in cui l'esemplare di una determinata specie è disgustata dalla propria razza di appartenenza e procrea con un membro di una razza diversa dalla propria, imbastardisce entrambe le razze e, inevitabilmente, le distrugge entrambe, ma mentre un figlio meticcio, nato da una coppia mista ad esempio "caffè-latte" tende ad identificarsi come caffè l'inverso è difficile che succeda e se succedesse probabilmente sarebbe insultato a entrambe le razze (i bianchi che odiano sé stessi e i negri che odiano i bianchi)... per chi non crede alle mie parole pensato che il razzismo sia un esclusiva di "noi" suprematisti bianchi... vorrei ricordare la sorte toccata alla ragazza italo-egiziana che in Inghilterra è stata aggredita (anche con una certa violenza) da scimmie sue coetanee che, credendola bianca, l'hanno picchiata selvaggiamente dopo mesi di angherie e bullismo. Un caso isolato? O forse il più grave su cui non potevano proprio tacere (dato che non è capitato ad un bianco quindi etichettabile con "la giusta punizione per il colonialismo di 200 anni fa!".

Inevitabilmente tornerò sull'argomento... vedete voi se considerarla una minaccia o una promessa.

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