25 luglio 2019

Scagliarmi contro il colosso dell'acqua zuccherata.

Seppur per definizione il termine "Acqua zuccherata" era il modo con cui Steve Jobs (il padre di Apple e Macintosh) definì la Pepsi, quando aveva intenzione di assumere il presidente dell'azienda John Sculley, per me è diventato il sinonimo dispregiativo della bibita colonialista statunitense Coca Cola (che stando al libro "Coca Cola - L'inchiesta proibita" di William Reymond, prende il nome dai 2 ingredienti principali "Foglie di Coca" e "Succo di bacche di Cola").
Per isolare e identificare gli intenti colonialistici della nota azienda statunitense non serve un esperto di complottismo in grado di smantellare, con prove ottenute illegalmente, lo sbarco sulla luna, è sufficiente un mero principiante quale il sottoscritto. Infatti basta vedere le ultime pubblicità di Coca Cola (bibita da distinguere da The Coca Cola Company che invece è l'azienda colpevole della bibita già citata, della Fanta e della Sprite), di Fanta e Sprite per capire che mirano al colonialismo, alla menzogna ed al buonismo liberale.
L'ultima pubblicità dell'acqua sporca zuccherata ci ricorda di come Kebab e cucina cinese abbiano invaso l'Europa ed il mondo nel più assoluto silenzio delle popolazioni locali (certo è che se te lo impongono slealmente... gli piace vincere facile)... perché "quando ascoltiamo la testa ci allontaniamo... quando ascoltiamo la pancia ci avviciniamo". Chiaramente loro la "buttano" sul discorso che la nostra testa è condizionata da "stupidi" preconcetti, mentre il nostro stomaco no, ma io ribadisco che il non usare la testa, ovvero il non ragionare, non aiuta gli invasori a integrarsi (anziché essere trattati con odio come meriterebbero), bensì impedisce di vedere con chiarezza quelli che sono i difetto di un'invasione coatta e un accoglienza forzata ad esclusiva cura di una Nazione (l'italia scritto volutamente minuscolo) che, se non avesse i problemi legati all'immigrazione clandestina, non sarebbe comunque in grado di far fronte ai problemi pregressi. Abbiamo problemi energetici (infatti "L’Italia produce l’86 per cento dell’energia elettrica che utilizza in un anno, stando agli ultimi dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, riferiti al 2014. Il resto, il 14,1 per cento, lo importiamo. Quasi la metà arriva dalla Svizzera, un terzo dalla Francia e il resto da Slovenia e Austria. Ma anche buona parte dell’energia prodotta in Italia dipende da forniture di materie prime energetiche dall’estero." dice ilpost.it di cui più della metà è ottenuta bruciando combustibili fossili, che in italia praticamente non possediamo), abbiamo problemi con la raccolta rifiuti (che in italia non siamo in grado di trasformare in energia come fanno all'estero, ad esempio in Austria, e poi ci rivendono), abbiamo problemi di occupazione e continuiamo ad "importare" (clandestinamente) mano d'opera a basso costo e ad esportare lo strato produttivo del paese. In tutto questo gli "analisti" economici dicono che siamo una "azienda" in attivo, forse è vero, ma se così è lo è solo grazie alle aziende che, di fatto, producono fuffa. Ad esempio le aziende di informatica, le banche d'investimento, ecc. che producono denaro senza costi di materie prime se non la frusta per far lavorare 4 indianini in qualche scantinato a Fanculonia.
Eppure secondo la Coca Cola dovremmo ascoltare la pancia ed essere amici di tutte le culture del mondo... ma quando potremmo essere "amici" della nostra?
La Fanta è la fabbrica della menzogna (un po' come la storiografia ufficiale con l'olocausto, come sostengono taluni), infatti ci raccontano che la Fanta sia nata appositamente per l'Italia (all'epoca era maiuscola), ma in verità è nata per la Francia paese in cui la Coca Cola non riusciva a prendere piede per il gusto troppo deciso per la loro cucina, mentre usavano importare aranciata dall'Italia (grande produttrice, a livello mondiale, di agrumi e bibite al gusto di agrumi... quali Chinotto, Limonata, Aranciata, ecc.) o almeno ricordo così nel caso prima o poi lo leggerò di nuovo e nella recensione del libro confermerò o smentirò l'informazione.
Ah la Sprite... ho adorato quella gassosa finché non ho scoperto che era un prodotto Coca Cola, ai bambini non frega un cazzo di politica loro sì che vanno genuinamente di pancia, ma se uno gli sta sul cazzo gli sta sul cazzo che sia negro, culogiallo o arancione anche se la fabbrica del buonismo li vorrebbe trasformare in autorazzisti (ovvero quelli che odiano la propria razza). La pubblicità della gazzosa (l'acqua zuccherata per eccellenza) ci dice che dovremmo combattere gli "haters" (tradotto più o meno letteralmente sarebbe gli odiatori o i produttori di odio) con l'amore... "ohhhh" (voi non potete vederli, ma mi sono usciti gli occhietti a cuoricino come nelle peggiori chat), ma cosa sono gli odiatori? Il termine dovrebbe rifarsi ai bulli da tastiera che si "divertono" nel riversare odio su chiunque abbia una minima visibilità su internet... profili facebook, twitter, instagram, ecc. inizialmente i bersagli erano i personaggi famosi (personaggi di spettacolo, politici, ecc.), ma con il l'espansione della rete (e del suo mondo virtuale) sono diventati oggetto di insulti e attacchi personali anche persone "Normali" che purtroppo si espongono, senza essere adeguatamente preparati, alla pubblica gogna.
Chiaramente quando la rete vomita immondizia come "Bello Figo", "Sferaebbasta" ed altra sporcizia del genere, solo perché popolare su internet, lascia ben intendere quale sia il livello di civiltà di un popolo e se da questo livello di civiltà pretendiamo che si comporti in modo intelligente è come voler spremere sangue dalle rape o meglio intelligenza dalle teste di legno.
Ad ogni modo continuate ad essere imbelli (ovvero impotenti e senza palle) ogni qual volta qualcuno vi aggredisce e se poi sarete spinti al suicidio dalle ingiustificate parole di un bimbo minchia da tastiera (che abbia più o meno di 13 anni è assolutamente ininfluente) si tratterà semplicemente di selezione naturale.
Ancora una volta ci si stupisce che gli "haters" siano così tanto presenti, ma quando la società civile usa come metro di misura le opinioni di Selvaggia Lucarelli che attacca chiunque abbia un opinione diversa dalla sua (che invece è perfettamente allineato al pensiero unico), urlare dell'allarme cyber-bullismo è quanto di più ipocrita ci possa essere, secondo solo ai politici che chiedono la chiusura delle curve solo perché gli ultras si comportano come i politici in aula.
Così facendo però si permette ai terroristi di continuare a mietere vittime e l'inadeguata risposta dell'Europa (unita e non) sarà di affrontare il nemico con palloncini a forma di cuore e gessetti colorati, lasciando i "nostri" eroi in un letto di ospedale con un accusa di razzismo pur avendo salvato dei civili sul London Bridge rimediando ferite da pugnale su torso, mani e braccia.

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