29 maggio 2020

Forse fase 2 per l'Italia...

A quanto risulta ormai evidente dalle azioni stingenti, e spesso stridenti, di governo e regioni, la fase 2 non sembra essere partita del tutto. Sembra che baretti e ristoranti abbiano riaperto, anche se non tutti e non si sa se perché non in grado di garantire la distanza minima di sicurezza o per altre ragioni, c'è libera circolazione dei cittadini tra i comuni, ma solo per far visita a parenti e congiunti con Dispositivi di Protezione Individuali (DPI), ecc. Insomma per l'Italia anche se a spizzichi è bocconi, con una certa incertezza, un po' arrancando e zoppicando, si stia riavviando. Inutile sottolineare che invece lo jus soli che per noi ebeti chiamano "maxi sanatoria per la regolarizzazione dei migranti per l'emergenza agricola" è l'unica manovra per cui sembra cosa fatta. Passata nel decreto rilancia Italia, un altro di quei nomi pittoreschi che fanno credere chi sa che, ma non mantengono mai nulla di buono per noi fedeli sudditi, senza l'approvazione del parlamento in quanto inserito in uno dei famosi dcpm con cui Conte scavalca la democrazia e facendoci diventare una "repubblica popolare" (dove però la parola popolo è vietata).
In questo marasma di false speranze, false promesse e false lacrime della Bellanova, arriva inevitabilmente una nuova chiusura, un'altra bocciatura e l'ennesimo rinvio... con relativo ennesimo ponte festivo bruciato a fissare la TV, in cui Berlusconi (tramite le pubblicità Mediaset) si appella a noi affinché si torni a investire nella pubblicità sulle sue reti "verità" anziché investire in canali online, di multinazionali straniere che non pagano le tasse in Italia (e se lo dice che lui che ha più accuse di evasione che denti in bocca...), che non danno lavoro agli italiani (e se lo dice lui che le ragazze meteo di meteo.it non parlano nemmeno italiano e le prostitute minorenni che paga sono marocchine) e che raccontano solo "fake news" (ahhhhh quanto adoro la neolingua). Mentre dice questo, non lui in persona ma la voce narrante (almeno per ora italiana) la Cesara Bonamici ci ricorda, dalla scrivania del TG5, "la fase 2 procede secondo le regol...." e sfuma in un "sogno d'una notte di mezza estate". In questo marasma dicevo... ecco che arriva il dietro front delle regioni, le più colpite in testa, per il Piemonte Cirio emana un'ordinanza che fa obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto, non solo nei luoghi chiusi in cui non è possibile rispettare la distanza minima di sicurezza (mi abbasso ad usare il termine in neolingua solo quando strettamente necessario) ed insieme a Fontanta, della Lombardia, dice "apertura interegionale il 3 giugno?!? Ma siete ubriachi o scemi?!?" (Fonte telefonata personale tra il Brambi e due loschi individui). In altre regioni si cercano soluzioni ancor più pittoresche, infatti cosa se ne farà mai la regione Sardegna dei turisti in estate... loro che al turismo non hanno da offrire un mare meraviglioso e un percorso archeologico preservato praticamente intatto nell'entroterra? E infatti se ne fanno talmente nulla che il presidente della regione Sardegna, Salinas, ha istituito un passaporto sanitario obbligatorio per accedere al territorio dell'isola. De Luca (resosi protagonista, suo malgrado, di alcuni siparietti in cui veniva sostituito a Robocop, o qualche altro spietato "killer" cinematografico, a caccia di trasgressori della quarantena.
Insomma per l'Italia sembra che sta fase 2 non voglia proprio partire, ma l'Italia intera, De Luca in primis, si è dimenticata di una Città Stato in cui le leggi tutte le leggi, e non solo quelle della gloriosa repubblica popolare italiana, cessano di esistere. Una Città Stato dove persino la legge di gravità, in quanto legge, non viene riconosciuta per cui non è la mela che cade sulla testa di Newton, bensì Newton che levita verso la mela che, in risposta alla sua insolenza gli spara venendo poi assolta in quanto celebrava la festa patronale della città.
Infatti, mentre tutta l'Italia si domanda, tuttora, se la fase due sia partita oppure no, a Napoli sono già alla fase 4 che prevede bar e ristoranti aperti e stracolmi di gente pronta per aperitivi e cene con il parentado arrivato da mezza Europa, bagni al mare, maxi risse e sparatorie. Insomma nulla di nuovo, a Napoli, ma pare che persino lo "sceriffo" De Luca deve capitolare di fronte ai napoletani che credono davvero di essere ancora nel regno delle due Sicilie e di non essere, quindi, soggetti alle leggi "sabaude" di Conte Benso di Cavour.

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