21 maggio 2020

Non è solo ideologico l'attacco alla sinistra.

Naturalmente ideologicamente sono portato ad attaccare sinistra sinistra che in tutte le sue sfaccettature si è infiltrata in tutti i settori e livelli della vita Nazionale, Europea e Globale.
potremmo essere portati a credere, in buona fede, che una certa visione del mondo, se così possiamo definirla, sia corretta in quanto logicamente incredibile e inconcepibile che la maggioranza delle persone al mondo, che abbraccia tale visione, si sbagli, mentre una piccola, insignificante e, spesso, emarginata minoranza abbia invece ragione.
Sarà per quel mio perverso senso di anticonformismo che, a quanto pare, riesco a trasmettere già nel modo di vestire persino quando è l'anno in cui va di moda il nero. Oppure per una mia particolare "sensibilità" che sin dalla giovane età delle scuole medie non mi faceva quadrare certi conti. O decine di altre cause, che non saprei nemmeno definire, però resta il fatto che non riesco a non vedere, come in "matrix", il codice che c'è dietro, quella sorta di metalinguaggio fatto di caratteri orientali, greci e di numeri speculari. Riesco a vedere il codice e per me è chiaro come la follia che mi spinge ad essere un artista in un mondo in cui l'arte non è morta (magari lo fosse), ma è degenerata in un piattume di suoni tutti uguali, di testi tutti uguali, di ritmi tutti uguali e di melodie simili (ma solo per evitare accuse di plagio). La stessa arte di immagini tutte uguali, di idee tutte uguali o, persino, riciclate.
La chiamano moda, anche ai tempi di roma andavano tutti in giro con i "sandaloni", certo la moda ci fa dirigere in una direzione, ma non deve opprimere chi non la segue chi si vuole identificare con la propria diversità... e la diversità non è più ciò che esula dal "normale", quando la normalità è ogni forma di depravazione conosciuta dall'uomo e dal "diavolo". La vera diversità diventa l'essere normale, banale, l'emarginato che non ha bisogno di spingersi oltre ai propri limiti per sentirsi libero, ma si impone dei limiti perché non si sente parte di una maggioranza a cui non è mai appartenuto. Quando supera quei limiti e la propria disciplina viene convogliata in azioni mirate, allora si capisce la sua vera forza, il suo vero potenziale costruttivo e distruttivo. L'esempio più banale l'incursione del VFS (Veneto Fronte Skinhead) in una riunione pubblica di un associazione, comasca, per il "favoreggiamento" dell'integrazione dei richiedenti asilo. Un gruppo di estremisti di destra, capaci di aggredire l'avversario con tale ferocia da ribaltare le sorti che un'inferiorità numerica sfavorirebbe, restare immobili, leggere un comunicato ed uscire senza torcere un capello ai presenti. Nessuna aggressione, né verbale né fisica, una semplice esposizione del proprio pensiero espressa con pacatezza, sobrietà e serietà costringendo le testate giornalistiche (vicine alla sinistra) ad inventarsi "titoloni" di feroce aggressione, vile attacco, ecc. prontamente smentite dal video da loro stessi girato per documentare l'intervento.
Su cosa stia facendo la sinistra è sotto gli occhi di tutti, interventi totalmente inutili ai fini di affrontare l'attuale emergenza, ma lo sfruttamento della stessa per creare instabilità sociale per poter alimentare e sostenere uno stato di emergenza perenne (e non mi riferisco esclusivamente all'attuale sanitaria anche se ha dato il colpo di grazia). Negli USA hanno sfruttato gli attacchi dell'11 settembre per operare una serie di interventi per il controllo della popolazione, varare misure eccezionali per il fermo e la detenzione dei cittadini senza che essi siano incriminati di qualche reato, senza altro motivo se non quello della sicurezza nazionale. In Europa stiamo assistendo all'introduzione di strumenti di controllo, quali il GPS obbligatorio sulle vetture, ufficialmente per avere uno sconto sulla polizza auto di responsabilità civile (RCA), come se avere un localizzatore GPS installato possa ridurre il rischio di incidenti, come se avere la "prova" di essermi fermato alla "piola" per fare il "pieno" mi investisse di stirare le zampe ad una famiglia in scampagnata. Vediamo arrivare il consiglio, ora, imposizione, presto, del braccialetto elettronico per il distanziamento sociale (obbiettivo previsto, ma strumento non ipotizzato da Orwell) e la app che informa, non si sa bene chi, le persone con cui siamo entrati in contatto così che, se mai uno di questi fosse coinvolto in un errore giudiziario gli inquirenti saprebbero immediatamente quali sono le persone che frequentano abitualmente e se noi stessi possiamo o meno essere coinvolti nell'errore.
Allora perché attacco la sinistra? Cosa c'entra in tutto questo? Il mio attacco è rivolto contro di loro in quanto dovrebbero essere loro i garantisti delle libertà individuali, basandoci appunto sulla menzogna storiografica per cui dove c'è stato il comunismo non c'è mai stata una dittatura (nemmeno quando questa da addirittura il nome ad una intera corrente comunista, come il comunismo stalinista). Perché sono funzionali al Sistema, quando non ne sono complici, artefici e giudici ingiudicabili. Perché si fanno portavoce di questa decadenza e depravazione morale alla luce del giorno. Verrebbe da dire, da giustificare che errare è umano e che le ideologie si muovono su gambe umane a totale o parziale assoluzione, appunto, di chi diabolicamente muove i fili consapevolmente e non ci si trova in mezzo per una sfortunata serie di circostanze. Quando l'avversario politico deve essere perseguito, anche a termini di legge, per impedirgli di portare avanti un'opposizione al potere. O quando calpestano leggi e costituzione in nome del progresso e nemmeno più in nome della libertà. Per questo e altro li attacco. "Quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno e aveva chiuso i porti per impedire l’arrivo di immigrati clandestini, parte della magistratura stava lavorando per mettergli i bastoni tra le ruote. Anche se, da un punto di vista giuridico, il leader della Lega era, di fatto, inattaccabile. È quello che emerge da una chat di WhatsApp che ora è al vaglio degli inquirenti di Perugia e che inchioda le «toghe rosse» alle loro responsabilità. [...] «Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga. E non capisco cosa c’entri la Procura di Agrigento. Questo dal punto di vista tecnico al di là del lato politico. Tienilo per te ma sbaglio?», aveva spiegato Auriemma. Al che Palamara ha risposto: «No hai ragione… Ma ora bisogna attaccarlo». «Comunque è una cazzata atroce attaccarlo adesso perché tutti la pensano come lui. E tutti pensano che ha fatto benissimo a bloccare i migranti che avrebbero dovuto portare di nuovo da dove erano partiti», aveva proseguito Auriemma. «Indagato per non aver permesso l’ingresso a soggetti invasori. Siamo indifendibili. Indifendibili». Non si sarebbe potuto dirlo meglio". (fonte Il Primato Nazionale)

Riesco a vedere, dietro a tutto questo il piano, il codice, che programma l'esistenza umana, ma che non riesce ad attecchire in individui anacronistici che, per costruire il futuro, guardano al passato, alla tradizione che ha portato la nazione prima, l'Europa ed il Mondo poi, alla grandezza che tuttora ispira coloro che lavorano per distruggerla o sostituirvisi.
Per tale ragione essi mentono, anzi barano con e, sulla storia, perché 
"Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato." (1984 George Orwell)
e loro, chiunque essi siano, non possono lasciare a esseri senzienti il controllo sul presente.

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