9 agosto 2017

Una donna tra due divise... e lei sceglie quella giusta!

Nell'estate avevo intenzione di leggere alcuni scritti di Nietzsche, recentemente pubblicati dalle "Edizioni AR", con il testo originale a fronte. Purtroppo le vicissitudini che hanno preceduto la partenza per le vacanze sono state tali per cui testa e stato d'animo non erano nelle condizioni migliori per affrontare le delicate sfumature degli argomenti trattati dal filosofo tedesco... sostanzialmente non potendomi concentrare adeguatamente non ci avrei capito un cazzo.

Per tanto, miseramente fallita buona intenzione, mi sono dedicato alla lettura di un romanzo, "Una donna tra due divise" (di Gabriele Tristano Oppo Edizioni Tabula fati) appunto.
Secondo quanto descritto sul sito della stessa "Tabula fati" si tratta a tutti gli effetti di un romanzo, aldilà delle 540 pagine che compongono l'opera di Oppo, nella trama non manca nulla... guerra, amore, eccidi, sesso, ideologia (antifascista naturalmente), ecc.
La trama è piuttosto estesa come vi dicevo per cui non mi dilungherò troppo a raccontarla, ma la storia narra la vicenda di una ragazza "ghilarzese" (abitante originario di Ghilarza in provincia di Oristano) che va a studiare a Cagliari in sua assenza il padre ospita un ufficiale medico, ed un suo attendente, della "Folgore" reparto Volontario di paracadutisti del regio esercito italiano, la storia infatti è ambientata durante la seconda guerra mondiale.
Durante uno dei tanti (e pesantissimi) bombardamenti subiti dal capoluogo sardo (Cagliari) il tenente medico e la ragazza si conosco e si innamorano, inevitabilmente scatta l'espressione fisica del loro amore che culmina con una "inaspettata" gravidanza. Per la mentalità sarda del periodo si attiva subito il processo di riparazione (il matrimonio) e la ragazza è costretta a lasciare la Sardegna, ufficialmente, per seguire il marito che nel frattempo ha chiesto il trasferimento ad un altro reparto in partenza per il "continente".
Dettaglio quasi insignificante la madre di lui è la proprietaria di un "bordello", una cosiddetta "casa chiusa" in cui la ragazza andrà ad abitare in attesa che il marito vi  torni, a Firenze.
Proprio qui conosce un capitano capitano della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer SS", sì proprio quella imputata come responsabile dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto del '44, di cui la ragazza si innamora follemente.
Non sto a raccontarvi tutto quello che succede alla ragazza e all'amica con cui è scappata da Firenze (una prostituta), vi basti sapere che il criminale nazista (il capitano delle SS), l'aiuterà a scappare dal capoluogo toscano, la farà ospitare in una "casa comando" della wehrmacht (in cui le due fanciulle non saranno mai sfiorate nemmeno con un dito, non saranno mai molestate e gli sarà dato il cibo destinato esclusivamente ai reparti tedeschi).
Giusto per non lasciarvi col dubbio la fanciulla deciderà di risposarsi (dopo la morte del marito giustiziato dai fascisti per aver soccorso un partigiano) proprio con l'ufficiale delle SS.
Segnalo, nella vana speranza che la Tabula Fati legga questo scritto, un errore madornale (spero di battitura), in cui l'autore segnala che, forse fraintendo io le sue parole, il capodanno del '43 passa senza che succeda nulla... ora se parliamo della notte di San Silvestro tra il 31/12/1942 e 01/01/1943 allora può essere, ma se intende fare il punto sull'anno (erroneamente indicato come 1943) che passa senza che succeda nulla... beh abbiamo un problema, dal momento che il 1943 è stato cruciale per l'Italia.
Infatti Mussolini viene destituito a Luglio, viene arrestato pochi giorni dopo, viene imprigionato sul Gran Sasso e da lì liberato dai "commando" tedeschi, fonda la RSI, Badoglio conferma che "la guerra continua" (senza specificare affianco di chi, errore che provocherà la dura reazione dei Nostri "alleati" di allora), firmerà l'armistizio con gli angloamericani (fatto che provocherà la guerra civile italiana), ecc. insomma dire che il '43 sia privo di eventi è un po' insensato, ma penso di aver frainteso le parole dell'autore o semplicemente si è verificato un errore di stampa.
Comunque il romanzo... in alcuni punti compare fin troppo evidente il voler sembrare critico nei confronti del fascismo, in altri si avverte quasi l'impulso di scattare in piedi a braccio teso, ma in senso generale l'autore è molto critico nei confronti della guerra e delle "atrocità" ivi incluse.
diciamo che pur non essendo un romanzo erotico le scene di sesso sono piuttosto esplicite, ma senza scadere nella volgarità. Piuttosto leggero (tranne nei punti in cui vuole che si avverta la pesantezza della situazione), insomma lo scrittore ha un bello stile e la lettura è piuttosto scorrevole quanto avvincente.
Per le capacità di Oppo è un libro che mi sento di consigliare, ripeto non è un romanzo rosa tipo "armony", ma se dovessi vederlo puramente dal punto di vista ideologico... beh le 540 pagine probabilmente si ridurrebbero ad una trentina mal contate.

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