7 agosto 2017

Invocare le istituzioni non serve quando queste sono mandanti della criminalità.

L'episodio di oggi è l'aggressione da parte dei pellet ai militari impegnati nell'operazione "strade sicure", il fatto che sia avvenuto a Napoli e solo un caso e non certo isolato in cui le "risorse" si sono rese responsabili di aggressioni alle forze dell'ordine, di polizia e armate. 
Per Napoli, come per Milano, ci sarebbe da dire che dal momento in cui i rispettivi sindaci fanno comunella con centri sociali occupati, gruppi autonomi e anarchici (alla faccia che l'anarchia è una "Dottrina e movimento politico che negano la legittimità di ogni istituzione (stato, chiesa, famiglia), in quanto esse espropriano l'individuo della libertà personale e impediscono l'uguaglianza economica e la giustizia sociale") diventa impensabile che le istituzioni facciano qualcosa, non solo qualcosa di concreto, per tutelare i cittadini... un po' come a chiedere ad Andreotti (o chi per lui) di impegnarsi nella contro la mafia.
Alla fine si raccoglie quello che si semina, e se i cittadini dei capoluoghi italiani, hanno seminato anarchia è quello che stanno raccogliendo. 
Vero è che secondo una certa voce, mai confermata, l'anarchia (se ha una legge) questa è la libertà di ogni individuo finisce dove inizia quella di un altro. Evidentemente però nessuno lo ha spiegato ai pellet che continuano a fare i loro porci comodi in maniera strafottente della libertà di coloro che li ospitano, siano esse le istituzioni, la chiesa o privati cittadini loro complici.
Quando queste sono le premesse è chiaro che una persona vuol provare a difendere quel poco che ha conquistato in anni di sacrificio e di lavoro, ad esempio una certa stabilità economica, una casa con al interno quel minimo comodità che non gli faccia più sentire un abitante delle caverne (dal momento che, a prescindere da dove dicano sia nata, la civiltà pare sia successiva all'età della pietra).
Ma paradossalmente la civiltà che piace tanto allo Stato italiano è quella della precarietà, della delinquenza e del "lasciatevi uccidere... possibilmente in silenzio che noi qui si sta guardando la televisione!". Mentre l'immagine di modello che arriva dal cosiddetto governo Globale è quello del randagismo se vuoi lavorare non puoi farlo nella tua città, nella tua regione, nella tua Nazione, ma devi andare a farlo da qualche altra parte... e la persona di cui occupiamo il posto?!? andrà a lavorare da qualche altra parte rubando il posto a qualcun altro fino al momento in cui tutti si finirà in africa a fare quello che gli sporchi negri non fanno più perché semplicemente non ce ne sono più.
D'altronde perché io dovrei andare a lavorare in arabia saudita ed un egiziano dovrebbe venire a lavorare al mio posto? Non sarebbe meglio, anche per un discorso di costi, se io lavoro nella città in cui vivo ed il pellet continua a fare quello che millanta di essere qualificato a fare?
Ma tornando al tema originale, c'è poco da stupirsi di queste aggressioni dal momento che intanto, inspiegabilmente, si effettuano tagli alle forze dell'ordine (polizia e carabinieri) costringendoci poi a dover utilizzare l'esercito a sopperire alla conseguente carenza di personale. Dal momento che anche se raggiunti da un provvedimento di espulsione questa gentaglia non viene accompagnata alla porta ma lasciata libera di fare quello vuole (semplicemente depennando il suo nome dall'elenco dei problemi da risolvere. In fondo dal momento che chiudi un ladro in casa e gli dici "io esco. Tu vattene!" strano che non solo quello non se ne va, ma continua a derubarti.
Quando concediamo alle istituzioni di trattarci come coglioni, non possiamo poi pretendere che, come un padre affettuoso ci rassicuri della nostra "intelligenza". Un esempio banale, e assolutamente fuori contesto, permette che i rappresentanti, maschile e femminile, della bellezza del Friuli-Venezia Giulia sono due haitiani o quando miss Finlandia (scelta tra una stuola di bionde mozzafiato) è una nigeriana. Come detto questi sono solo esempio dei tempi correnti in cui sentiamo il "nostro" amorevole "padre" darci dei coglioni e noi non si fa nemmeno la finta di dimostrargli il contrario, ma semplicemente ci indigniamo quando le Nostre strade sono invase da ogni sorta di delinquente con il tacito bene stare di popolazione, ancora vincolata con lo spauracchio (come detto in precedenza) del razzismo, e di istituzioni complici dei criminali stessi.
Ancora oggi "sento" gente che giustifica tali aggressioni opponendo l'esportazione della mafia nelle americhe... dimenticandosi però che la polizia americana era tutelata nel caso in aprisse il fuoco sui delinquenti armati, non era certo penalizzata. Ma come mai costoro non prendono mai come esempio quello che succedeva in Germania o in Belgio dove sì eravamo accolti, ma a lavorare nelle miniere come schiavi e se rompevamo i coglioni (con cose del tipo vorremmo condizioni di vita migliori), ci sbattevano fuori, dalla Nazione, a calci nel culo.
Fare di questi paragoni (guardando solo ciò che fa comodo) è tipico di una certa mentalità borghese la cui memoria storica è limitata a ciò che i media gli ricordano, non dimenticandosi dell'altra faccia di quella medaglia semplicemente perché, per loro, non si è mai verificata.
Quindi mi sta bene... vogliamo paragonare l'invasione di questi pellet al nostro approdo in america? Allora permettiamo alla nostra polizia di usare nei loro confronti la stessa brutalità. Solo così tale associazione di idee avrà senso, diversamente è come proclamarsi contro ogni forma di dittatura sostenendo lo "stalinismo".

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