22 agosto 2017

Il Maghreb mena e il giudice rilascia.

Con il titolo volutamente richiamante la cinematografia degli anni '70 italiana (che raccontava come molte volte le forze dell'ordine si trovavano vincolati da leggi troppo permissive per i delinquenti nell'impossibilità di stroncare l'ondata di violenza) racconto l'ennesimo caso di aggressione da parte di pellet a funzionari delle forze dell'ordine.
Questa volta non è Napoli o zone limitrofe (dove il pregiudizio indotto dai media, può far pensare che si tratti del far-west senza più leggi), ma stiamo parlando della periferia di Sanremo, che non è certo il Bronx, ma neppure Scampìa. 
Come nel caso dello schifo che ha stuprato il disabile di 13 anni, anche uno dei pellet coinvolti nella segnalazione fatta dai cittadini riguardo il comportamento molesto tenuto dagli stessi, per cui si è reso necessario l'intervento della polizia, è stato processato per direttissima condannato a 10 mesi di reclusione per resistenza all'arresto (nel cercare di liberarsi ha spaccato a scarpate il finestrino della volante). Quanti ne sconterà 0 in quanto è stato rilasciato con il solo obbligo di firma. Nel frattempo uno dei suoi compari (che erano riusciti a scappare) è stato raggiunto da un agente della mobile e nella colluttazione l'agente ha subito delle lesioni interne che hanno portato all'asportazione della milza.
Puntuale e immancabile è arrivata la solidarietà dei colleghi e delle istituzioni (dicono i giornali), ma non tutte le testate fanno presente che le istituzione a cui fanno riferimento sono il sindaco di Sanremo ed il prefetto d'Imperia. Mentre quella puttana schifosa della Boldrini (visto signora ministro che anch'io le rivolgo degli appellativi al femminile?), è troppo impegnata a guardare facebook, twitter (e chissà quale altra diavoleria), al fine di raccogliere tutti i nomi di quelli che la insultano quotidianamente, per rendersi che le sue preziose risorse stanno di fatto massacrando gli operatori che, alla fine della sua denuncia, dovranno indagare per scoprire chi si cela dietro lo pseudonimo di "ciccio82" che le ha dato della "sciocchina".
Ma io in quanto tale esprimo solidarietà nei confronti dell'agente? Della persona italiana che è stata aggredita dal pellet sì. Assolutamente. Non però nei confronti dell'agente che (seppur non direttamente coinvolto) fa parte di quella categoria che vanno a sgomberare le case popolari abitate da italiani indigenti, non si mettono minimamente la mano sulla coscienza e gettano i loro pochi averi dalla finestra. Io non difendo né esprimo solidarietà a chi non ha solidarietà con il proprio popolo, ma esegue nel peggiore dei modi gli ordini di filibustieri al soldo di banche e massoni che rispondono al nome di governanti.
Ciò detto speriamo che l'uomo si rimetta presto e quando indosserà nuovamente la divisa scarichi la propria dose di rabbia sul primo spacciatore che gli capiti sotto tiro e lo getti in mare che a Sanremo non mi ricordo sia molto profondo il mare o particolarmente scosceso il litorale... ma in teoria i cadaveri non nuotano.
Tornando invece un momento al disabile di cui parlavo ieri.
Di fronte ad un simile avvenimento, come dovrebbe comportarsi un genitore? 
Da tutte le fonti ci bombardano dicendo di non farci giustizia da soli, di rivolgerci alle forze dell'ordine di lasciare che la giustizia faccia il suo corso, ecc. ebbene la "giustizia" ha fatto il suo corso ed un giudice dalla toga rossa ha decretato che un buffetto sulla guancia (nemmeno un ceffone) sia la punizione adeguata per lo stupro di un minore. Vorrei proprio vedere (ma di certo non è un esperimento che condurrei in prima persona) se al posto del disabile ci fosse stata una ragazzina e al posto del pellet un uomo/ragazzo italiano. Il giudice avrebbe detto: "ma sì... non è successo niente vieni a firmare due volte al giorno in questura per 'x' mesi e sei a posto!" oppure sotto la pressione politica della vacca di cui sopra sarebbe stata immediatamente ripristinata la pena di morte?
Per essere chiaro indipendentemente dal fatto che il reato pedofilia sia perpetrato da un pellet o da un italiano, io reputo pena adeguata l'esportazione dei genitali (o evirazione) perché la tua stirpe di merda non ha ragione di essere perpetuata.
Nel caso specifico se il padre appartenesse alla schiera dei "moralizzatori delle macchinette", per cui siamo tutti uguali... direi proprio "ben ti sta bastardo di merda... anche se tuo figlio disabile non ha colpa, sono abbastanza sicuro che se lo avesse fatto a te, ti sarebbe persino piaciuto pervertito di merda!". Come detto prima è vero che i pedofili sono una specie da trattare col lanciafiamme, ma prima dell'invasione non risultano casi di violenza sui disabili, sintomo che queste merde (i pellet) non hanno un minimo di pietà nemmeno per quei ragazzi che già hanno la sfiga di essere "così".

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