10 agosto 2017

Per me è un falso... ma vale la pena di commentare i commenti.

Prima di dedicarmi all'articolo in oggetto, una piccola aggiunta all'articolo del 07/08/2017, dove mi scagliavo contro i pellet che a Napoli hanno accerchiato e aggredito i militari... in questi giorni 8 pellet in confezione piccola (minorenni) hanno sequestrato e minacciato il gestore di una casa famiglia in un paese in provincia di Napoli. I pellet in questione si sono ribellati a maltrattamenti e/o abusi? Macché lo hanno sequestrato per estorcergli denaro e documenti sotto la minaccia di dar fuoco alla struttura, tant'è che negli attimi immediatamente precedenti al sequestro dell'amico dei pellet, che volontariamente si è reso disponibile ad accogliere merda in casa sua, questi hanno barricato la casa e bloccato il responsabile nel suo ufficio. Quando la Boldrini (morisse oggi) si renderà conto che queste non sono risorse (a meno di cogliere i miei quasi quotidiani suggerimenti di incenerirli nelle fornaci del teleriscaldamento) sarà sempre troppo tardi.
Dopo questo piccolo aggiornamento, la notizia su cui mi accanisco oggi è quella, secondo finta ma ve lo spiego dopo, della ragazza che tramite FB ha cercato lavoro come commessa ed stata mandata a fare in culo perché si accoppia con un pellet. Parto dal spiegarvi perché secondo me è un falso, ripeto secondo me. Il primo motivo è perché con tutte le palle che puoi raccontare, anche solo per nascondere il fatto che "sei un cesso di merda e come commessa in un negozio in cui magari l'immagine è tutto (per quanto io lo disapprovi è una realtà dei fatti che oggi, come negli ultimi 10 anni almeno, apparire è molto più importante che essere) trovo strano che questo gli dica spudoratamente (con tanto di prove scritte) non ti assumo perché stai con un africano (leggendo le notizie i termini sono diversi, ma il succo è quello. Chi mi conosce ha prontamente chiesto al sottoscritto se trovavo giusto questo atteggiamento (ovviamente da parte del negoziante), la mia risposta è stata prontamente "NO! Non lo trovo giusto! In quanto la ragazza andrebbe fucilata seduta stante per fraternizzazione col nemico, alto tradimento della razza e, non so se la zoofilia rientra in tale diritto penale, per maltrattamento sugli animali!"
Infatti leggo in giro sui blog che la pratica di rapporti sessuali con gli animali, domestici e non, è entrato nei casi di abuso e maltrattamento sugli animali per cui si rischia il carcere fino a 18 mesi (per cui occhio a quando scrivete, per fare i "macho" ieri mi sono scopato una "cagna", equivalente ancor più dispregiativo di una donna dalla vita sessuale piuttosto libertina).
Ciò detto altri motivi che mi fanno credere si tratti di un falso è il fatto che ieri la "zoofila" viveva in provincia di Vercelli mentre durante la notte ha traslocato a Chivasso (una città in provincia di Torino).
Analizzando seriamente la notizia (cioè come se ritenessi sia effettivamente vera) mi capita a volte di sentire che il datore d lavoro si una ragazza è stato rapinato con la complicità del fidanzato della dipendente e, statisticamente parlando, la maggior parte di loro sono pellet (zingari, schifo o altre specie subumane o antropomorfe) per cui, se non fossi così e avessi un negozio, probabilmente mi comporterei allo stesso modo, soprattutto se per qualsiasi ragione avessi anche la necessità di lasciare il negozio, e/o le chiavi dello stesso, alla mia dipendente. Certo non si può mai dire che il colpo alle spalle non arrivi anche da un italiano/a, ma statisticamente vuol dire proprio questo. Ovvero analizzando un determinato evento differenziando chi è coinvolto in quell'evento si stabilisce quale fattore di discriminante ha la percentuale maggiore. Tradotto vuol dire, ad esempio, che se il 98% della popolazione carceraria è di origine extracomunitaria (si ricorda che questo termine identifica anche gli svizzeri che vivono in una nazione che non fa parte della comunità economica europea, né della UE, e a quanto mi risulta se la cava alla grande), non vuol dire che tutti i pellet sono criminali e che non ci sono criminali italiani (o comunitari), ma semplicemente che "statisticamente" i pellet sono più portati a commettere crimini, indipendentemente dalla natura del crimine stesso per scatta una nuova statistica. Quindi anche se la Boldrini vive nel mondo dei sogni in cui la statistica ha lo stesso valore della probabilità (spiego dopo la differenza), ciò non toglie che nel mondo reale i pellet non sono una risorsa. Questo soprattutto a fronte delle dichiarazioni del presidente dell'Inps, Tito Boeri, che da un lato sostiene che gli immigrati pagano le pensioni ai nostri lavoratori che hanno raggiunto tale miraggio, mentre, evidentemente afflitto dal disturbo dissociativo dell'identità, una delle altre personalità presenti in lui afferma che se non si alza ulteriormente il limite dell'età pensionabile (attualmente ferma a circa 60-65 anni di età) saranno costretti a tagliare ulteriormente la paghetta dei "vecchietti". Certo a gente che dopo 2,5 anni di governo gode un vitalizio di decine di migliaia di euro al mese che cazzo gliene frega se un camionista è costretto a stare fino a 70 anni col culo poggiato su autocarro o un operaio mangia (ovvero respira) merda finché qualche malattia non se lo porta via.
Chiudendo questa parentesi la differenza tra statistica e probabilità è non solo teorica, ma, soprattutto concreta, la prima infatti si basa, o si baserebbe se i dati non fossero contraffatti (e già così sono raccapriccianti), sulla realtà dei fatti. ovvero si prende ad esempio il numero di rapine commesse in Italia (in cui i colpevoli sono stati identificati) e si valuta in che percentuale sono stati commesse da quale etnia, ripeto ad esempio. Questa è statistica.
Mentre nel secondo caso si prendono tutti i fattori, variabili e costanti (variabili il cui valore può subire cambiamenti nel tempo, costante un valore che non può cambiare nel tempo), implicati in un determinato evento sulla base dei quali si calcola la probabilità che quell'evento si verifichi. Ad esempio se prendiamo il caso di incidenti stradali statisticamente si può stabilire se questi avvengano con maggior frequenza in città o fuori, su rettilineo o in curva, con pioggia o sull'asciutto, di giorno o di notte. Nel calcolo di probabilità si limita l'evento ai valori costanti e si applicano le eventuali variabili. Ovvero si prende un tratto di strada (ad esempio una curva) si applicano le variabili (ad esempio climatiche, le condizioni di salute dei guidatori, lo stato di ebrezza se si trova tra due birrerie, le condizioni di visibilità, ecc.) e si calcola, secondo determinate tabelle di "rischio", quanto è elevata la possibilità che l'evento incidente stradale si verifichi in quel tratto di strada. A farla breve se hai pazienza di lanciare una moneta per aria 100 volte, la statistica ti dirà esattamente quante volte è uscita testa e quante volte croce, la probabilità dirà sempre che, essendoci solo due facce, ci sono il 50% di possibilità che esca testa ed il 50% che esca croce.
Questa dilungazione solo per spiegare che la Boldrini, ammesso che di tanto in tanto i neuroni nel suo cranio facciano contatto con la corteccia cerebrale, pensa che un pellet ha le stesse probabilità di commettere un crimine rispetto ad un italiano, ci sarebbe da ridire in quanto alcune variabili (ad esempio la quasi garantita impunibilità delle scimmie), ma dal punto di vista accademico diciamo che è vero, peccato però che statisticamente non sia così.

Nessun commento:

Posta un commento