26 marzo 2018

La strana similitudine rossa.

A guardar bene, la politica del PD e di tutta l'area di pseudo sinistra o para-comunista, che dir si voglia, ricorda l'azione politica dell'onorevole Giuseppe Bottazzi detto "Peppone".
Da un lato strizza l'occhio alla chiesa, un tempo reazionaria ora proletaria (visti quanti preti hanno festeggiato il 19 marzo nel silenzio delle sacrestie... soprattutto quelli che non si chiamano Giuseppe), dall'altro dopo aver tradito proprio il, cosiddetto, proletariato diventando sempre più un élite radical chic che, tra avvocati, medici, professori e magistrati, ecc., è passato dall'essere la "classe operaia" all'essere la "classe dirigente"... dall'operaio/mezzadro al padrone. Stupendosi, di conseguenza, di come nelle strade e nelle piazze l'elettorato abbia deciso di discostarsi da coloro che, a fronte di una fiducia concessa alle urne in precedenza, gli ha voltato le spalle cercando di creare un nuovo bacino elettorale tra pellet appena sbarcati che, per almeno altri 10 anni, non avrebbero avuto diritto al voto salvo l'intervento di uno ius soli che gli avrebbe permesso di regolarizzare l'elettorato "salvato" dai flussi (o dalle acque che dir si voglia) che, alla prima occasione (quella di Firenze) ha mostrato tutta la sua riconoscenza... esattamente come aveva fatto Mosè qualche migliaio di anni fa.
Chissà cosa direbbe ora la signora Cristina (la maestrina di Brescello) oggi, vedendo i bolscevichi e i preti camminare a braccetto, mentre ai Savoia viene negato il ricongiungimento dei coniugi (defunti in esilio) nella tomba di famiglia. Probabilmente direbbe "gli raperei la zucca a bacchettate!".
Così nel 1948 Giovannino Guareschi prevede o ispira una classe clericale "amica" dei comunisti mangiapreti ed una sinistra comunista dipendente (per far leva sul popolo) dalla classe clericale reazionaria. Lo stesso avviene 4 anni dopo nella trasposizione cinematografica dei romanzi. 
Eppure per anni ci è stato insegnato che la chiesa fosse di destra (o addirittura fascista), che la professione di fede basata sull'amore e la tolleranza fossero solo una facciata per coprire e mantenere il loro status medio-borghese, ma più verosimilmente il loro essere anti-comunisti derivava dal fatto che il "compagno" Stalin, in Russia, promulgava una politica fortemente anticlericale, in quanto la religione (come si usava dire allora) è l'oppio dei popoli.
Tornando ai giorni d'oggi i "rossi" non sono più così rossi, o quanto meno la tonalità delle loro camicie tende al bordeaux, le vesti clericali non sono più così nere... lo stesso pontefice (ricordo essere accusato dalla sua stessa comunità di ben 7 eresie) apre la chiesa all'islam, alla lotta (violenta) antifascista e all'omosessualità (che non c'entra nulla con l'argomento, ma è sempre meglio ricordare una delle 7 eresie di cui è accusato papa Francesco).
Quindi lo stupore genuino di questa "sinistra" che non si rende conto del fatto che l'essere asservita ai poteri forti, con la muta complicità di sindacati e antagonisti (che sono riusciti laddove neppure Silvio Berlusconi era arrivato, distruggere le precarie sicurezze dei lavoratori), non richiama il favore di chi si vede togliere il pane di bocca, pagato a caro prezzo, e regalato ai pellet che sono non creano problemi finché gli viene concesso tutto, ma che alla prima contrarietà mostrano tutta la loro brutalità.
Questa sinistra che ha dormito sui banchi dell'aula di parlamento salvo svegliarsi, a ridosso della campagna elettorale, gridando "Fascisti!" un po' a caso a chiunque chiedesse equità e giustizia sociale.

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