22 marzo 2018

Una sola differenza

La sola differenza tra quello che sta succedendo oggi  e gli anni di piombo, consiste nel fatto che il comunismo non è più considerato un pericolo per il mondo. La Storia, dall'URSS a Cuba e dal Vietnam alla Cina, ha sempre dimostrato il contrario, ma tutto questo non importa quando il nodo della questione non è "chi è più pericoloso di chi", quanto cosa serve a mantenere sotto scacco i Governi, gli Stati e le rispettive economie in modo tale che i soliti burattinai mantengano attive le idrovore per succhiare la vita agli zombi che deambulano per i centri commerciali (senza mai comprare un cazzo) tutti i sabati pomeriggio.
Nei giorni scorsi avevamo accennato alla ipotesi, paventata dai media di regime, di un possibile ritorno ai giorni degli anni di piombo che, a cavallo tra i '70 e gli '80, bagnarono di sangue le strade d'Italia. Onestamente non so quanti di voi li hanno vissuti, io stesso ero molto piccolo quando si verificò la strage alla stazione centrale di Bologna (il 2 agosto 1980), ma ricordo ancora l'espressione di mio padre, e la reazione della gente intorno a noi, quando diedero la notizia alla radio del supermercato in cui ci trovavamo.
Non capivo cosa stava succedendo anche perché a quell'età la mia vita nei supermercati era un noiosissimo tempo infinito tra le corsie e un felicissimo meteoritico istante sulle "giostrine" a gettone. Non sapevo, e francamente non mi fregava granché, di questioni di destra, sinistra, centro, politica e politici, governo, partiti, BR, NAR, ecc. sapevo solo che quel giorno non avrei fatto il mio giro sulla "giostrina" a gettoni. Forse deriva da lì il mio odio verso i supermercati.
Dopo il mese "rosso" in cui gli antagonisti dei centri sociali hanno fatto tutto ciò che gli passava per la mente, dopo che la trasmissione Atlantide (di LA7) ha dipinto i brigatisti del rapimento Moro come eroi e che gli stessi colpevoli, intervistati per il documentario, non hanno mai mostrato pentimento, non tanto per l'azione "politica", che può anche trovare una sua insensata giustificazione, quanto per l'uccisione di persone che, indipendentemente dall'utilizzo di una divisa, semplicemente svolgevano il proprio lavoro.
Ora la polizia, le autorità, le istituzioni e i media mostrano il loro sdegno per il gesto di sfregio di cui è stata vittima la stele posta a ricordo della strage di via Fani dove persero la vita gli agenti di scorta al presidente della DC Aldo Moro che quel giorno fu rapito dalle BR e, un paio di mesi dopo, giustiziato dalle stesse BR.
Ovviamente troveranno il modo per far ricadere il gesto sulle spalle di questo o quel movimento politico di estrema destra.

Ad ogni modo adesso si sdegnano.

Ma dov'era lo sdegno delle istituzioni quando le "zecche" pestavano un poliziotto a Piacenza? Dov'era il loro sdegno mentre gli stessi animali "parassitoidi" aggredivano e pestavano a sangue un dirigente di Forza Nuova? E dov'era il vostro sdegno quando 27 agenti di scorta furono costretti a dormire con la Boldrini (che secondo me si sfiora il reato di tortura)?
Ma la vera domanda che vorrei poter rivolgere a quell'imbecille di Tissone (segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil), che da un lato condannò la violenza degli antagonisti a Torino e dall'altro organizzò una manifestazione contro il razzismo e il fascismo (dando di fatto ragione ai parassiti), è le varie aggressioni ai danni delle forze dell'ordine da parte degli imbecilli che coccolate e le ridicole risposte tra cui l'arresto (con relativo immediato rilascio) dell'egiziano che vi ha fatto il culo a Piacenza e i blitz (di questi giorni) nei centri sociali di Torino che hanno portato all'individuazione di 7 esponenti antifascisti (di cui uno si è già dato alla macchia)... siete fieri della posizione da voi tenuta che ha portato all'imbrattamento di suddetta stele in memoria di Moro e degli agenti di scorta, vostri colleghi, uccise dalle stesse mani che ora stringete con affetto e ammirazione?
Se stiamo tornando agli anni di piombo non lo so, ma di sicuro non ci saranno più i NAR a pararci il culo che fra un po' persino un partito ambiguo e "quasi" comunista come quello di Salvini sarà troppo di destra per il democratico parlamento italiano.
Quello che più mi fa piacere però è che suddetti mentecatti, che stanno prendendo schiaffi in tutta Italia senza reagire, o soccombono dimostrando la loro inutilità e portando inevitabilmente all'istituzione della legge del far west, oppure dovranno incominciare ad entrare nei centri sociali di tutta Italia (da Ventimiglia a Trieste da Bolzano a Lampedusa) e fare un po' di pratica a modi scuola Diaz di Genova... in entrambi i casi, prima di andare a richiedere il porto d'armi, la mia reazione sarà quella di sedermi sul divano, rompere il voto di non mangiare i pop-corn e godermi lo spettacolo.

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