Più avanti parleremo di sbarchi, ma intanto permettetemi di ragionare sulla parafrasi del titolo.
Per anni la frase "originale" colpirne uno per educarne 100 è stata tramandata come frase fascista del ventennio ad opera del Duce Benito Mussolini. Non sono per niente sicuro che il vero autore (Mao Zedong) che la pronuncio nel 1949 e ripresa successivamente dalle Brigate Rosse che ne fecero il motto delle loro "gambizzazioni" dei nemici del popolo.
In un altra occasione ci soffermeremo anche sulla frase di Salvini "Molti nemici molto onore", sventolato dai giornali e giornalai il luglio scorso, ma che stranamente esce fuori tra i risultati di google se cerchi "Colpirne uno per educarne cento", seguiranno dettagli in altre occasioni.
Nel frattempo, dopo la campagna elettorale per cui Salvini ha fermato 30 pellet, lasciandone sbarcare un paio di migliaia, gli sbarchi sono ripresi. Appena passato il mal tempo che, mi dispiace per le vittime, ha devastato il sud Italia e qualunque nome abbia quel pezzo di terra a sud di La Spezia, gli sbarchi sono ripresi. Nelle prime 3 ondate sono arrivati 400 pellet... e meno male che in vigore c'è ancora il decreto con cui Minniti ha bloccato gli sbarchi nel 2017, o almeno questo è quanto affermano i pidioti. Voi che mi leggete sapete che sto lasciando a questo governo il tempo di operare, in fondo sono più di 20 anni che tra centro-destra e centro-sinistra, avvinghiano il cancro delle banche alla colonna dorsale della costituzione (di certo non posso definirla "nostra" perché questo includerebbe anche me nell'elenco, ma dal momento che la stessa non mi riconosce alcun diritto, non vedo perché io dovrei riconoscere la "Costituzione Partigiana"), mi sembra corretto lasciargli il tempo di districarsi tra le procedure e le leggi che ci soffocano, come Stato.
Se dessi retta a voci e notizie, però, questo governo mi sembra già sin troppo "flessibile" nei confronti dell'Europa, dalla soglia di deficit del 2,4% che, dopo la "letterina" di richiamo della U(B)E, ora può essere abbassato se serve, al "purismo e durismo" di Salvini che affermava "se l'Europa ci lascia soli nella gestione migranti noi siamo pronti a chiudere i porti!", l'Europa continua a fottersene e i porti italiani continuano ad essere uno colabrodo a maglie talmente larghe che oltre al brodo ci passa anche un quarto di bue.
Sull'altra promessa elettorale quella relativa ai "rimpatri immediati" tra un po' faranno passare lo ius soli, anche se il PD non c'era riuscito, prima di riuscire a cacciare un solo pellet dal sacro patrio suolo. La questione genitore 1 e genitore 2?!? "lassamo perde... le chiacchiere stanno a zero" infatti lo stesso Matteo, dopo aver fatto il proclama del ritorno alla nomenclatura "padre e madre" sui documenti dei minori ha chiesto se era fattibile al garante della privacy il quale, essendo filo sionista dal momento che sulle porcate di Google, FB e Instagram tace allegramente, gli ha risposto che è un'aperta violazione della privacy... ora non mi è chiaro come questa forma:
padre: Mario Rossi
madre Maria Bianchi
possa violare la privacy più di
genitore 1: Mario Rossi
genitore 2: Maria Bianchi
ma la lungimiranza, politicamente (s)corretta, del garante della privacy ha bocciato la proposta del ministro dell'interno... si tornerà indietro (ammesso che si sia effettivamente cambiato in "padre e madre")? oppure Salvini si ricorderà di essere il segretario del partito che "ce l'aveva duro" e andrà avanti per la sua strada?
Vedremo...
Come al solito anch'io ho le mie proposte... innanzi tutto fucilare il garante della privacy per "negligenza volontaria". Ovvero non è negligente perché ignorante in materia (negligenza colposa, per cui non sa quello che fa), purtroppo per lui e per noi lo sa perfettamente e applica l'ideologia gender radical chic con malevola intenzionalità. Dopo la sua fucilazione e non è un modo scherzoso per dire licenziamento (come in quei casi in cui si usa il termine "silurato") parlo proprio di fucilazione con cinese perizia. In questo modo gli eredi in carica saranno più accorti nell'applicare la legge e non l'ideologia sulle decisioni nell'ambito della propria competenza.
Lo stesso valga per i comandanti di nave e relativi superiori. Trattandosi di barconi che, spesso non "battono" alcuna bandiera, un militare deve eseguire gli ordini e far rispettare le leggi per cui aprire il fuoco sui mezzi da sbarco dell'esercito invasore. Se non sparano sui barconi verranno destituiti e congedati senza liquidazione, senza stipendio e senza la possibilità chiedere il sussidio di disoccupazione, così i superiori nella catena di comando se non saranno in grado di fornire le prove di aver trasmesso l'ordine ignorato dal comandante della nave.
Qual è il vantaggio ad aprire il fuoco sui migranti? Al massimo ne annegano qualche decina... Probabile, ma sono abbastanza sicuri che vedendosi bersagliare dai cannoni dei nostri incrociatori da guerra, i prossimi partenti dalla Libia non riterranno i porti italiani un luogo così sicuro verso cui fare rotta e approdo.
Insomma per dirlo con poche parole "Colpirne uno per educarne cento!" è un pensiero troppo comunista? Forse i radical chic si ricorderanno che comunismo e buonismo non vanno propriamente a braccetto.
Nessun commento:
Posta un commento