Da un po' di tempo mi sto dedicando allo sfratto dei polacchi dai territori tedeschi della Prussia occidentale e alla liberazione di Danzica nel gioco strategico Hearts of Iron III. Per cui, dato il sacro dovere, mi dedico meno alla ricerca di film più o meno interessanti da poter elogiare o distruggere su queste pagine.
Probabilmente penserete che alla mia veneranda età potrei lasciar perdere i videogiochi e dedicarmi ad attività ricreative più interessanti... ma... vi ringrazio per la delicatezza ma io vi avrei detto "Smettila di giocare e tromba vecchio di merda!".
Ad ogni modo dato il tema delicato dello sgombero dei polacchi dai territori del Reich per far posto ai campi di sterminio, oggi mi sento di commentarvi il film di cui l'articolo porta il titolo.
"Führer EX".
Secondo il retro della copertina la trama sarebbe (cito un po' a memoria):
Heiko e Tommy sono due ragazzi della Germania Est affascinati dall'ideologia nazionalsocialista, tentando la fuga dalla DDR vengono arrestati ed in carcere subiscono una serie di violenze che li spingerà sempre più verso tale ideologia anche grazie ad un vecchio nazista che li spingerà verso tale estremismo.
Questo secondo il retro della copertina... secondo il "Brambi" la trama dovrebbe essere:
Due punkabbestia, nel loro errare deliquenziale, finiscono nella merda. Tommy subisce un primo arresto per vilipendio alla bandiera, mentre incendia il vessillo della DDR (nobilissimo gesto) viene arrestato dalla polizia, mentre Heiko se la cava restando a piede libero.
Quando Tommy esce dal gabbio ritorna dall'amico mostrando evidenti segni di cambiamento, infatti l'abbigliamento tradisce una certa vicinanza con l'estremismo di destra, tant'è che, per non farsi mancare nulla, la prima cosa che fa è quella di trombarsi la ragazza del suo migliore amico Heiko.
L'idea di fuggire dalla DDR si concretizza nel momento in cui Tommy trova (tramite fantomatici contatti) una piantina che mostra una falla nel sistema di vigilanza del confine tra Berlino est ed il versante ovest. Durante la fuga vengono arrestati ed in carcere anche Heiko, dopo aver subito uno stupro da parte di un "soffia" del direttore (punito immediatamente con un pestaggio dell'amico Tommy e dei suoi "camerati"), decide di ascoltare quello che ha da dire il "Vecchio Nazista".
I guai per Heiko non sembrano finire infatti risponde (ad un secondo tentativo di stupro) accoltellando il proprio aguzzino. Durante il conseguente isolamento Tommy si fa convincere a collaborare con il direttore del carcere (infiltrato della Stasi, l'equivalente della Gestapo ma comunista). Con la caduta del muro di Berlino i documenti della Stasi (a differenza dei segreti di stato italiani) diventano pubblici così il Vecchio Nazista scopre che Tommy era un informatore ed incarica Heiko, ormai diventato un gerarca del movimento neonazista, di giustiziarlo per altro tradimento.
Il finale non ve lo voglio svelare, per cui passo direttamente ai commenti...
Che il film sia una porcheria è abbastanza assodato e lo si evince già dalla trama (la mia, non da quella cialtronata scritta sul retro della copertina). Sicuramente gli anni 80/90 del secolo scorso hanno segnato il periodo di maggior "violenza", soprattutto grazie agli Skinhead che non hanno mai evitato (e spesso cercato) lo scontro con il nemico, dei movimenti nazi-fascisti è indiscutibile, però non erano solo quello.
Diciamo che dal punto di vista della descrizione, almeno fatta guardando "l'Aera" dall'esterno, sarebbe anche piuttosto accurata. In fondo non sono certo un invenzione gli episodi di arrivisti sociali che, pur di ritagliarsi il loro piccolo orticello di fedeli, infamano i propri amici. Però quello che fa discutere è la facilità con cui i due ragazzi cambiano idea, prima sono anarchici, poi sono nazisti, poi si "redimono" nuovamente... qualcuno direbbe che "solo gli stupidi non cambiano mai idea"... come ho già detto il precedenza... se parliamo del gusto sulla pizza (tranne le stronzate tipo pizza all'ananas o altre bestialità simili) certo che idea la si può cambiare. Ma se ti identifichi in un ideale... beh l'idea e l'ideale non sono proprio la stessa cosa se cambi idea sull'andare ad un concerto Oi! ci sta... se da "bruciamo i pellet" si diventa "Amo i negracci!" (e viceversa) mmm... mi sa che qualcosina non torna.
Anche il discorso della ragazza di Heiko (quella trombatagli dall'amico Tommy), dopo il carcere ritornano assieme, ma lei non digerisce il suo nuovo ruolo politico, mentre lui deve farsi piacere il fatto che lei sia una danzatrice del ventre in un locale turco. Se mettiamo assieme tutte queste cose magari i singoli episodi (che riguardano il mondo neonazista e neofascista) possono anche essere veri, ma è l'insieme che proprio stride. Il fatto che Tommy (il primo a convertirsi) continui a fumare "canne" (non so se marijuana o ashish o qualche altra merda, per cui non azzardo ipotesi) è significativo. Anche in questo caso mi son sentito dire "Se vai al potere tu... smetto!", devi essere a posto con te stesso non "strafotterti" il cervello nell'attesa "di un salvatore che non c'è!" (per citare il gruppo musicale Bronson).
Ancora una volta una recensione diventa un momento di riflessione... effettivamente se mesi o anni di militanza non fossero concentrati in 105' forse sarebbe più apprezzabile, ma nell'ora e mezza abbondante (tratta dall'omonimo romanzo di Ingo Hasselbach sedicente ex neonazista) ha messo in luce solo gli aspetti negativi, d'altronde "Inoltre è stato co-fondatore del progetto tedesco EXIT, che aiuta le persone a lasciare la comunità neonazista. Il progetto è modellato su un progetto svedese con lo stesso nome" quando le premesse sono queste non mi aspetto nulla di più.
L'idea di fuggire dalla DDR si concretizza nel momento in cui Tommy trova (tramite fantomatici contatti) una piantina che mostra una falla nel sistema di vigilanza del confine tra Berlino est ed il versante ovest. Durante la fuga vengono arrestati ed in carcere anche Heiko, dopo aver subito uno stupro da parte di un "soffia" del direttore (punito immediatamente con un pestaggio dell'amico Tommy e dei suoi "camerati"), decide di ascoltare quello che ha da dire il "Vecchio Nazista".
I guai per Heiko non sembrano finire infatti risponde (ad un secondo tentativo di stupro) accoltellando il proprio aguzzino. Durante il conseguente isolamento Tommy si fa convincere a collaborare con il direttore del carcere (infiltrato della Stasi, l'equivalente della Gestapo ma comunista). Con la caduta del muro di Berlino i documenti della Stasi (a differenza dei segreti di stato italiani) diventano pubblici così il Vecchio Nazista scopre che Tommy era un informatore ed incarica Heiko, ormai diventato un gerarca del movimento neonazista, di giustiziarlo per altro tradimento.
Il finale non ve lo voglio svelare, per cui passo direttamente ai commenti...
Che il film sia una porcheria è abbastanza assodato e lo si evince già dalla trama (la mia, non da quella cialtronata scritta sul retro della copertina). Sicuramente gli anni 80/90 del secolo scorso hanno segnato il periodo di maggior "violenza", soprattutto grazie agli Skinhead che non hanno mai evitato (e spesso cercato) lo scontro con il nemico, dei movimenti nazi-fascisti è indiscutibile, però non erano solo quello.
Diciamo che dal punto di vista della descrizione, almeno fatta guardando "l'Aera" dall'esterno, sarebbe anche piuttosto accurata. In fondo non sono certo un invenzione gli episodi di arrivisti sociali che, pur di ritagliarsi il loro piccolo orticello di fedeli, infamano i propri amici. Però quello che fa discutere è la facilità con cui i due ragazzi cambiano idea, prima sono anarchici, poi sono nazisti, poi si "redimono" nuovamente... qualcuno direbbe che "solo gli stupidi non cambiano mai idea"... come ho già detto il precedenza... se parliamo del gusto sulla pizza (tranne le stronzate tipo pizza all'ananas o altre bestialità simili) certo che idea la si può cambiare. Ma se ti identifichi in un ideale... beh l'idea e l'ideale non sono proprio la stessa cosa se cambi idea sull'andare ad un concerto Oi! ci sta... se da "bruciamo i pellet" si diventa "Amo i negracci!" (e viceversa) mmm... mi sa che qualcosina non torna.
Anche il discorso della ragazza di Heiko (quella trombatagli dall'amico Tommy), dopo il carcere ritornano assieme, ma lei non digerisce il suo nuovo ruolo politico, mentre lui deve farsi piacere il fatto che lei sia una danzatrice del ventre in un locale turco. Se mettiamo assieme tutte queste cose magari i singoli episodi (che riguardano il mondo neonazista e neofascista) possono anche essere veri, ma è l'insieme che proprio stride. Il fatto che Tommy (il primo a convertirsi) continui a fumare "canne" (non so se marijuana o ashish o qualche altra merda, per cui non azzardo ipotesi) è significativo. Anche in questo caso mi son sentito dire "Se vai al potere tu... smetto!", devi essere a posto con te stesso non "strafotterti" il cervello nell'attesa "di un salvatore che non c'è!" (per citare il gruppo musicale Bronson).
Ancora una volta una recensione diventa un momento di riflessione... effettivamente se mesi o anni di militanza non fossero concentrati in 105' forse sarebbe più apprezzabile, ma nell'ora e mezza abbondante (tratta dall'omonimo romanzo di Ingo Hasselbach sedicente ex neonazista) ha messo in luce solo gli aspetti negativi, d'altronde "Inoltre è stato co-fondatore del progetto tedesco EXIT, che aiuta le persone a lasciare la comunità neonazista. Il progetto è modellato su un progetto svedese con lo stesso nome" quando le premesse sono queste non mi aspetto nulla di più.
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