21 novembre 2018

Il mondo al rovescio.

Brigitte è una ragazza normale, ha un lavoro, va in palestra come molte donne della sua città e della sua età. Sandra è una ragazza normale, credo abbia un lavoro e frequenta la stessa palestra di Brigitte e si fa la doccia nello stesso spogliatoio di Brigitte. Quindi qual è la notizia?!? Che ci sono due mignotte che fanno la doccia assieme?!? ARRIVA AL PUNTO PER DIO!!!!!!!! 
...Eppure nel 2016 Sandra denuncia Brigitte per molestie.
Brigitte la ragazza normale è in realtà una leccapassere e ci ha provato con Sandra? No, il progressista Regno di Norvegia non avrebbe mai permesso di processare per molestie una lesbica... No, il problema è che Sandra ha il pene!!!
Già, secondo una legge norvegese si può cambiare "ufficialmente" sesso senza effettuare l'operazione di... ehm... diciamo il "tagliando"... ma siccome Brigitte "nota nello spogliatoio della sua palestra, la presenza di una persona con i genitali maschili. Alla domanda se non avesse sbagliato stanza, il/la trans di nome Sandra le risponde così: “Sono una donna a tutti gli effetti e ho il diritto di stare qua”." (Cos'è che sei te travone di merda?) "Birgitte però non si da per vinta e chiede ai responsabili della palestra di risolvere la situazione, venendo sul fatto che gli uomini non possono entrare negli spogliatoi femminili. Qualche mese dopo però, la ragazza incontra nuovamente Sandra e le chiede di cambiare stanza, causando l’ira del trans: “Ma quale problema hai? Questi non sono affari tuoi. Io ho tutto il diritto di stare qui”. Dopo un mese, nel marzo del 2017, Sandra denuncia Birgitte per molestie." (fonte Il Primato Nazionale), se mai la mia ragazza mi dicesse che nel suo spogliatoio c'è un uomo che sostiene di essere una donna, ti farei risalire i genitali a calci finocchio di merda...
Per "fortuna" la ragazza (quella vera non il travone non pentito) è stata assolta da una giuria combattuta che la riconosciuta innocente dell'accusa di molestie, ma il problema resta ovvero con 'ste leggi del "cazzo" un pervertito si può spacciare per travone e insinuarsi negli spogliatoi femminili per dare una sbirciatina qua e la magari (con la scusa) allungare un po' le "zampe" e denunciare per molestie le ragazze che intendono cacciarlo dal loro spogliatoio.
Qui rientriamo pienamente nella casistica che avevo denunciato un tempo. Magari Brigitte è davvero una ragazza normale, con "gusti" normali, ecc. ma tra le altre frequentatrici della palestra che non hanno fiatato e che ora "preferiscono cambiarsi in bagno quando c’è la “donna” trans." statisticamente ci sarà una progressista che sosteneva che i travoni hanno il diritto di stare tra le donne... peccato che come sperimentato, e (appunto) denunciato in altri articoli, sono tutti finocchi col culo degli altri... perché quando alla moralizzatrice delle macchinette che sosteneva questa tesi ho affermato "oggi mi sento una donna a tutti gli effetti... andiamo in bagno insieme?" beh, non so perché non sembrava più così progressista... di colpo è sembrata più "tradizionalista" di me.
La domanda, posta dal giornale on-line però resta... "Dove deve andare a farsi la doccia Sandra?" beh io un posticino da suggerirle lo avrei anche, ma dopo 73 anni (abbondanti) dall'ultima volta che è stata usata c'è il rischio che non ci sia l'acqua calda. "Durante il processo la difesa di Sandra sostiene questa tesi: “Se alle donne con il pene viene negato accesso agli spogliatoi femminili, quale spogliatoio dovrebbero mai usare? Se esistono degli spazi separati è perché le donne non si sentono al sicuro in una stanza con degli uomini, allora sarebbe strano costringere un gruppo di donne a usare gli spogliatoi maschili. Ricordiamo che le donne trans sono più a rischio di molestia delle donne cis (cisgender è chi si identifica con il genere di appartenenza alla nascita)”." evidentemente in carenza d'idee dal momento che è la stessa "stronzata" scritta "da Karoline Skarstein sul quotidiano Stavanger Aftenblad." che infatti allo scoppio del caso mediatico (quindi come sempre in largo anticipo sul dibattimento in aula) scrisse "“Dove deve andare a farsi la doccia Sandra? Dovunque voglia farsi la doccia. Costringerla a frequentare lo spogliatoio maschile solo perché ha un organo genitale maschile sarebbe un abuso nei suoi confronti”" la mia risposta l'ho già fornita per cui non mi ripeterò, ma non la scarterei a priori... resta il fatto che non è possibile che un travone denunci per molestie una ragazza perché quest'ultima non si trova a suo agio a stare nuda davanti ad un essere col "batacchio" al vento (e ciò che fa nel suo privato non è oggetto di discussione anche qualora si diletti a intrattenere 4 pellet alla volta, farebbe schifo e per questo la inviterei a fare, nuovamente, la doccia con Sandra, ma non è l'argomento in discussione). 
Cambiando luogo se al posto di essere una palestra frequentata da sole donne adulte fosse stata una piscina con orari simili ai corsi per bambini/e... probabilmente la madre sarebbe rimasta stupita nel sentire la propria figlia dirle "Mamma... quella ragazza c'ha il cazzo!", ma, nel momento che siamo nell'ambito dell'ipotetico, ipotizziamo anche che la bimbetta non abbia un account personale sulle "di peggio web chat zozze per adolescenti infoiati e pedofili depravati... (lo so... con i "se" e con i "ma" la storia non si fa...), come sarebbe andata a finire la faccenda? Probabilmente in Norvegia, e nei paesi nordici in generale di cui ci raccontano essere di mentalità molto aperta al punto che gli puoi trombare la moglie sotto al naso senza beccarti una fucilata nella schiena (a differenza di quei "trogloditi" del sud, chiedo scusa ai trogloditi per avergli dato dei "terroni", che per un nonnulla ti prendono a "luparate") non sarebbe successo nulla... anche se in verità la mia esperienza diretta della Norvegia non è proprio da film porno svedese degli anni 70... per cui al tizio che piaceva la ragazza che mi piaceva, non era proprio così aperto da sorvolare sul reciproco interesse... mmm... che avesse "sangue levantino nelle vene"? (dal film "mio cugino Vincenzo"). Temo però che nemmeno in Scandinavia sarebbero così felici di apprendere che la propria bimbetta di 5 anni o meno si sia trovata di fronte al pene di un "uomo" che quel giorno o settimana o anno si sente "donna", ma non abbastanza da decidere al passaggio definitivo... un po' come quell'essere immondo di Vladimir Luxuria che è "corredat" (dal momento che non so definirne il genere e finché non decideranno di aggiungere il terzo genere dall'inequivocabile nome di "disgustoso" resterà inespresso) seno, barba (mal celato sotto lo stucco) e pene.
In buona sostanza ed in conclusione... se questo mondo "moderno" appoggiasse davvero su 4 elefanti cadrebbe nel vuoto e senza alcun dispiacere personale.

Nessun commento:

Posta un commento