14 novembre 2018

Giustizia è fatta!!!

Così almeno avranno gridato i giovani antagonisti che si sono visti assolvere per aver sputato addosso ad uno sbirro... ma perché no? Così grido anch'io, dal momento che avevo già denunciato le gravissime affermazioni rilasciate dal rappresentante sindacale della Polizia che, a Torino, si erano visti aggredire dalle zecche con bombe carta modificate con chiodi e altri pezzi di metallo per accentuarne la pericolosità.
Allora il commento era quasi una giustificazione ai propri aggressori perché in fondo si combatteva il dilagare del fascismo. Oggi quale sarà la scusa?
"A Milano un giudice ha assolto un ragazzo dei centri sociali e altri suoi compagni, in tutto cinque giovani antagonisti, che 2 anni fa furono denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale. L’antagonista sputò contro un poliziotto, ma il giudice a distanza di 2 anni ha deciso di assolvere tutti perché si configura una “particolare tenuità del fatto”."
Stefano Paoloni, rappresentante sindacale del Sap (Sindacato autonomo di polizia) ha infatti dichiarato "“oltraggiare un poliziotto in servizio equivale ad oltraggiare lo Stato e, se non il carcere, sarebbe stata opportuna quanto meno una ammenda”." insomma se proprio non lo volete mandare "ar gabbio"... almeno fategli pagare il conto della tintoria e aggiunge "“Per questo motivo, nelle nostre proposte di idonee garanzie funzionali, abbiamo chiesto che siano inasprite le pene per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale”." ovvero reinserire, come era in passato, il reato di oltraggi a pubblico ufficiale tra i reati penali e non civili/amministrativi.
"Anche il Segretario Generale Fsp Polizia, Valter Mazzetti, ha espresso tutta la sua amarezza per l’assoluzione dell’antagonista, che sputando addosso al poliziotto ha dimostrato il totale dispresso per le istituzioni e i loro rappresentanti. “Ammettere o sminuire una offesa verso chi rappresenta lo Stato e le sue leggi è la più classica negazione del significato stesso della funzione incarnata dagli appartenenti alle forze dell’ordine”. E ancora: “Fare ordine pubblico significa rappresentare difendere e garantire lo Stato, le sue leggi, i suoi cittadini. Infierire in qualsiasi modo contro un poliziotto che fa questo significa manifestare il più profondo disprezzo e la totale mancanza di rispetto per quello stesso Stato, le sue leggi e i suoi cittadini. E in quest’ottica non c’è tenuità che tenga”" (fonte Il Primato Nazionale).
Quando però 6 loro colleghi sono rimasti feriti da chiodi e bulloni dagli stessi protagonisti che gli hanno sputato addosso, le affermazioni erano queste "«Da tempo denunciamo, purtroppo inascoltati - dice Tissone -, una rinascita dei rigurgiti fascisti e una ripresa di quel clima di violenza politica che ricorda purtroppo gli anni settanta. Finché si concederanno piazze, spazi e agibilità a chi professa idee razziste, omofobe e sessiste non riusciremo a fermare questa spirale» Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil."... beh se di fronte a chiodi e bulloni che vi trafiggono la vostra reazione è quella di incolpare i fascisti che se ne stavano tranquillamente seduti in un Hotel ad ascoltare il comizio di Di Stefano... non potete pretendere la forca per uno sputo.

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