13 novembre 2018

"Virginia Marchi"

Uscendo dal tribunale di Roma, la nostra "beneamata" Virginia Raggi, ha esultato come Platini dopo aver segnato il rigore (inesistente) nella finale di Coppa Campioni contro il Liverpool a Bruxelles il 29 maggio 1985. Certo esultare per una sentenza che, di fatto, sancisce il restare a piede libero contro i 10 anni richiesti dall'accusa... è meno grave che esultare come se non ci fosse un domani sapendo che i tuoi tifosi sono appena stati (giustamente) massacrati dagli Hooligans inglesi.
Il tribunale ha decretato che "“Il fatto c’è, ma non costituisce reato”" (riporta Il Primato Nazionale), cioè ha preso per il culo elettori, cittadini e giudici, ma questo non costituisce reato. Secondo i commenti, anzi il commento, sotto all'articolo... giuridicamente la sentenza, riportata dal giornale online è errata in quanto "il termine "fatto" va inteso come l'azione condotta dall'imputato e di per se non e' ne positiva ne negativa quindi il "ma" va eliminato per riportare la sentenza al suo significato originale e cioe' che cio' che e' stato fatto non costituisce reato." Quindi sì ha preso per il culo tutti e non costituisce reato. In effetti se tutti i politici (dal presidente della repubblica al sindaco del paesello con 4 anime) sarebbero da arrestare tutti.
Ma chissà se Vanna Marchi, la figlia ed il santone brasiliano sarebbero così d'accordo nella lettura della sentenza che mentire e prendere per il culo la gente non sia un reato.
Qualcuno potrebbe, giustamente, obbiettare che quelli della Marchi e soci era una truffa, in quanto tradiva la buona fede della gente spacciando ciarpame per cure miracolose... ma a valutare bene (e non sto dicendo che non gli stia bene marcire in galera) se si toglie la menzogna (perché non è reato) dall'equazione risulta che loro vendevano una certa merce ad un certo prezzo. Quindi se l'acquirente era disposto a spendere quei soldi per comprare ciarpame affari suoi.
Cosa c'entra con la Raggi? Il principio è lo stesso perché, per rispondere al giurista, l'assoluzione a formula piena non è (almeno per quel poco di diritto che conosco) "Il fatto c'è. Non costituisce reato." bensì "Assolto perché il fatto non sussiste.", quindi non è stata assolta dall'accusa di menzogna, ma è stata assolta perché la menzogna non costituisce reato... non è proprio la stessa cosa.
Chi sono i truffati in questo caso?
Nel caso Vanna Marchi era chiaro che la truffa era ai danni di poveracci disperati, ognuno a modo suo, che non avevano più santi a cui votarsi. In questo caso i "truffati" sono stati i cittadini, coloro che hanno partecipato al bando di concorso, i cittadini romani e, ultimi in ordine di importanza, i giudici che stanno indagando sulla nomina di Renato Marra "La procura di Roma non ha dubbi: il movente del reato ipotizzato dai pm durante l’udienza del processo è che la Raggi mentì sulla nomina di Renato Marra perché, in virtù del codice etico del Movimento 5 Stelle in vigore nel 2016, si sarebbe dovuta dimettere." quindi non dovrebbe essere giudicata per violazione del codice etico dei 5 Stelle (rosse), ma per aver mentito per non incappare nel codice etico (ora modificato dopo la decimazione subita appena arrivati al tavolo dei "grandi") che pretendeva le sue dimissioni in caso di iscrizione al registro degli indagati. Per evitare questo spiacevole inconveniente mentì deliberatamente.
Poi se la nomina di Renato Marra sia avvenuta in maniera sospetta, forzata, ecc. spetterà alla procura e alla magistratura (che a seconda di chi l'accusa cambia colore, ma per me è e rimane rossa fino al midollo).
Quindi se mentire non è reato credo che Marchi e soci possano pretendere un lauto risarcimento da parte dello Stato italiano per la condanna che li ha visti condurre in carcere senza troppi riguardi. In quanto tolta la menzogna dalle televendite resta un normale contratto tra venditore e cliente. Diverso sarebbe il discorso per la bancarotta fraudolenta, a cui è stata altresì condannata.

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