4 gennaio 2017

NO GLOBAL... globalizzati!

C'era una volta un movimento, anarcocattocomunista, chiamato NO GLOBAL che si batteva contro la globalizzazione, ovvero contro la creazione di un mercato globale. Che a quanto pare era l'unica cosa che gli premeva combattere dal momento che favorisce tutti gli altri aspetti, ovvero libera circolazione di idee, droghe, migranti, ecc. Uno sarebbe stato anche tentato di condividere certi temi (anche se non certo i modi, vedi il G8 di Genova), ma dopo 70 anni di brigatismo rosso, lotta continua, autonomia operaia, che non agivano sempre con modi molto pacifici, sicuramente concordiamo con i capi del movimento che a provocare i disordini siano state solo le frange più estremiste (leggasi "black block") e che costoro fossero fascisti infiltrati apposta per gettare discredito sulle marce pacifiche. Ma come? I rossi che sono sempre così attenti a identificare i fasci li lasciano infiltrare, li lasciano sfasciare tutto e non gli dicono niente?
Anche quella zoccola della Boldrini parla dei migranti come un bene della globalizzazione, un'avanguardia del nostro stile di vita (cioè anche noi possiamo entrare nei centri di accoglienza e dar fuoco a tutto? Rapire gli operatori e stuprare inpunemente? Vivere a spese dello Stato perché se no lo Stato è razzista?) Eppure dove sono finiti i NO GLOBAL, perché non si scagliano contro l'immigrazione clandestina che sono l'avanguardia della globalizzazione?

Nessun commento:

Posta un commento