2 gennaio 2017

Muori duro 3... e il 4 vien da sé!

A differenza dei capitoli precedenti, il film inizia con l'esplosione di una bomba e, finalmente, non ci sono più le feste di natale a rompere le palle (sarà per questo che di tutti i film è quello che mi piace di più).
Siamo a New York, anche se sole e caldo potrebbero far pensare ad un ritorno a Los Angeles, siamo finalmente a casa di John McClane (sì sempre lui il nostro eroe che ancora non è rimasto intrappolato sul tetto col burino ricchione). Subito dopo l'esplosione, al dipartimento di polizia in cui lavora, arriva la rivendicazione dell'attentato e l'attentatore richiede, per evitare altre rappresaglie, che John, sospeso dal servizio, venga reintegrato e si rechi ad Harlem con al collo un cartello recante la scritta "io odio i negracci!"
Zeus, non il dio greco padre di tutti gli Déi (interpretato da Samuel L. Jackson), lo vede e decide di intervenire per salvarlo mentre una mandria di zotici locali stanno già procedendo al linciaggio. Da qui iniziano una serie di sfide e rompicapo tra l'attentatore e i due (l'eroe ed il sammaritano) che, oltre ad eseguire gli ordini per evitare rappresaglie, indagano sul primo attentato e su un secondo che coinvolge la metropolitana di New York presso la stazione di Wall Street e della Federal Reserve (all'epoca miracolosamente ancora piena d'oro). Può trattarsi quindi di atti terroristici fini a sé stessi?!? Ovviamente no. Ed infatti si scoprirà che anche stavolta è una rapina e che, guarda caso  (probabilmente per mantenere un filo logico col primo film), l'att... ehm il rapinatore è in realtà il fratello del rapinatore che McClane ha fatto volare giù da una finestra del Nakatomi Plaza. Questa volta il gruppo non è composto solo da tedeschi, ma anche da russi che parlano solo in russo... Aho e mo basta!!! Nel primo parlano solo in tedesco, ma non lo capiscono (dal momento che l'armadio a 4 ante, quello rimasto impiccato per 40', non comprendeva la frase "Schißt die Fenster" e Hans Gruber ha dovuto tradurla in "inglese"), nel terzo parlano solo russo... ma cazzo con tutti i delinquenti che ci sono in giro prenderne due che parlino inglese... troppa fatica? A sto punto chiamate anche due napoletani che con il bollettino di guerra che si sente tutti i capidanno qualcosa di esplosivo la sapranno maneggiare anche loro...
Ad ogni modo per tutto il film Zeus (il sammaritano) protesterà ad ogni richiesta del nostro eroe buttandola sul razzismo con affermazioni del tipo: "mi stai chiedendo se so aprire le manette? Per il semplice fatto che io sia nero non significa che sia un ladro!" (da notare che il sammaritano gestiva una ferramenta quindi si poteva ipotizzare che fosse anche un fabbro, che tra le varie conoscenze c'è anche quella di forzare le serrature). Inoltre lo stesso non ha gli stessi riguardi quando il nostro eroe (che all'inizio del film mal interpreta il saluto di uno degli zotici di Harlem "Hi Zeus") lo chiama Jesus ed il negro gli chiede: "ti sembro forse portoricano? Perché continui a chiamarmi Jesus?", ma perché solo i portoricani si possono chiamare Jesus? allora anche il figlio di madonna (la cantante) è portoricano? seguendo lo stesso ragionamento solo i greci hanno dirito di chiamarsi Zeus (e tu l'aspetto del greco non ce l'hai neanche per il cazzo, quindi il cerchio si stringe).

Comunque come ho detto tra tutti i film della prima trilogia e quello che mi è piaciuto di più, quindi sicuramente lo consiglio. Qui si chiude la trilogia di Muori Duro!

PS: purtroppo la moglie gnocca non c'è più compare come concetto nel film e si setntirà solo la voce in una telefonata alla fine del film.

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