6 marzo 2017

Quando la mafia russa ha paura di Keanu Reeves

Non essendoci una categoria di confine (non che non potrei crearne una, ma è che non m'interessa farlo) quelli consigliati ma non troppo li metto comunque nei consigliati o negli sconsigliati a seconda del livello di gusto o disgusto.
Il caso di John Wick un film di poche pretese dal punto di vista della produzione anche se oltre al protagonista (Keanu Reeves "John Wick") un paio di volti noti, ma non troppo (ad eccezione di Willem Dafoe che è più una spalla sporadica che un coprotagonista), sono comunque stati inseriti, ma questo riguarda solo il casting. Per il resto un po di sangue finto, finte cicatrici che sembrano vere (complimenti alle truccatrici), qualche tonnellata di proiettili a salve, ecc.

Questi gli ingredienti per questa pellicola d'azione in cui John Wick è un ex sicario della mafia russa che per amore decide di cambiare vita, la morte di sua moglie però (devastata da una lunga malattia), lo porta a riempire quel vuoto con l'amore per le auto e per un cucciolo di Bigol, ultimo regalo della sua dolce metà.
Questo apparente stato di quiete è destinato a svanire quando il figlio del suo ex capo (per un capriccio e non per commissione) gli ruba l'auto e gli uccide il cane. La frase/scena più bella del film "[...] quel nessuno è John Wick! Lo chiamano l'uomo nero.", "uomo nero... ma non crederai...", "quello è il fottuto tizio che mandi quando devi uccidere l'uomo nero!".
Per i moralisti delle macchinette, l'uomo nero è un personaggio immaginario in una "ninna-nanna" per bambini... non un esplicito riferimento ai pellet, come figura negativa. Anche perché non avrei bisogno di tali "mezzucoli".
Ad ogni modo tutto sommato è un film piacevole, poche scimmie che fanno cammei o piccole comparsate... e per tutta la pellicola fa strage di sovietici o ex tali.
Importante è che lo scontro con il boss del "primo livello" (da secoli, forse sin dalla loro nascita, i film d'azione funzionano come i videogiochi, ad ogni livello un "boss" sempre più difficile) che, a differenza di altre pellicole, compare già a metà film e "mazzula" l'eroe però con una certa difficoltà (e qui sta la differenza).

Un'altra peculiarità del film è che nel film compare anche il mondo parallelo (quello solitamente nascosto) dei sicari. Ovvero se sei un sicario della mafia russa... puoi andare a bere al bar dell'angolo sotto casa dove il primo stronzo ubriaco ti rompe le palle e ti tocca ucciderlo? Ovviamente no. Infatti hanno i loro posticini segreti dove accettano una loro valuta segreta, ecc.

Potrei quasi consigliarlo, ma non voglio sbilanciarmi troppo... Buona Visione.

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