30 marzo 2017

Tanto rumore per nulla...

Tra una nuova legge a favore degli immigrati e l'altra viene sottoposta a votazione una legge per modificare i confini italiani ottenendo parte di territorio dalla Slovenia. Per quelle persone che cedono facilmente all'entusiasmo e per quelli che, dopo un'ora di festeggiamenti sul balcone sventolando la bandiera della RSI, tornano al PC non si tratta della giusta rivendicazione di Caporetto (teatro della disfatta durante la prima guerra mondiale e, stando a vaccapedia, appartenuta al Regno d'Italia dal 1920 al '47... tra il '18, fine della guerra,  e il '20 non si sa bene forse non è esistita), della restituzione, inaspettata visto che è croata, di Fiume, dell'Istria o della Dalmazia... bensì vengono corretti i confini nella zona in cui sono delimitati dal torrente "Barbucina" che nel corso degli anni, e degli eventi, ha "spostato" il proprio letto. Sostanzialmente guadagneremo 1,7km di territorio. 
Insomma da stanotte Caporetto sarà più vicina... ma un anno fa si è allontanata la Liguria... dal momento che nel più totale, o presso che, silenzio l'Italia ha ceduto parti consistenti delle nostre acque territoriali (tra le più pescose del mar ligure) alla Francia. Ceduto non venduto.
Quindi saranno contenti gli italiani anti-italiani perché, tra una cosa è l'altra, presto non esisterà più un lembo di terra che porterà il nome Italia, forse nemmeno la regione della Calabria da cui la nazione ha preso il nome (stando alle fonti su internet).
Ogni giorno ce n'è una nuova e alcune notizie sono costretti a darle, ma si guardano bene dall'enfatizzarle e mentre i peggio criminali (i cosiddetti fascisti) si battono semplicemente per difendere il nostro diritto di essere una Nazione (anche se la sentiamo tale una volta all'anno, nel migliore dei casi, una ogni due nel peggiore), io non me la sento proprio di accettare a cuor leggero il destino di un popolo che, piaccia o no ai moralizzatori delle macchinette, ha avuto un ruolo di rilievo nei millenni della storia d'Europa. Certo a guardarci ora non siamo nemmeno la bozza dell'ombra della brutta copia di ciò che siamo stati fino ad un secolo fa. Uomini di un regno 'neonato' che da solo, e con solo la forza del proprio sacrificio, non ha solo tenuto testa all'impero Austroungarico, ma lo ha sconfitto nonostante fosse sostenuto dall'esercito tedesco. 
Per carità se guardiamo alla storia delle nazioni sappiamo che a volte si vince e altre si perde, ma è la volontà che è importante. Ad oggi il nostro popolo ha già perso (almeno se continua a comportarsi come se tutto fosse normale), perché non è concepibile che un popolo accetti di essere invaso, accetti l'idiozia patentata e l'evidente incapacità di governo dei rappresentanti dello Stato. Non è tollerabile che si invochi la fucilazione di chi invita la popolazione a difendere ciò che gli appartiene e si difenda un "branco" di criminali che uccidono un ragazzo perché ha osato difendere la propria ragazza dalle molestie di uno schifo ubriaco. 
Non posso più tornare indietro.
Nessuno mi toglierà dalla mente l'idea che dietro c'è un piano preciso e prestabilito, perché la situazione è troppo assurda, troppo inverosimile per essere vera... ed il nostro Stato regala brandelli di Nazione sputando sui morti che lo hanno creato e difeso fino all'ultima goccia del proprio sangue.

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