17 marzo 2017

I populisti non esistono... o sono di nicchia?

Fino ad oggi non sono mai entrato in questioni partitiche, ben diverso (anche se troppo spesso confuso) da politiche. Vado a spiegare. Fare una scelta partitica significa sostanzialmente scegliere uno schieramento, un orientamento, un partito politico e aderire, condividere, diffondere le idee, le iniziative, le posizioni di quel determinato schieramento/partito. Mentre fare una scelta politica significa, semplicemente, prendere una posizione, avere un idea, aderire o promuovere iniziative riguardo a ciò che riteniamo giusto o su cui siamo (civicamente) chiamati ad esprimerci. Non c'è un modo più facile di questo per spiegarlo, perché al giorno d'oggi fare una scelta politica coincide o meglio, i partiti, lo fanno coincidere con una scelta partitica. Per fare un esempio una volta andare o meno a votare ad un referendum era considerabile una NON scelta politica, ovvero dell'argomento trattato non avevi interesse ad esprimere un opinione, non avevi idee a riguardo, ecc. Col passare degli anni l'invito all'astinenza dal voto è diventata una scelta partitica così come il tipo di referendum da adottare. Ad esempio, non avete mai fatto caso che le iniziative popolari sono sempre referendum abrogativi? Tranquilli non c'è nessun complotto sotto (o quasi), la spiegazione è, semplicemente, che spesso quando i governi hanno bisogno di fare qualcosa a loro vantaggio, la fanno senza chiedere la nostra opinione in merito, e quindi a noi cittadini spetta il compito di vigilare e intervenire per far abrogare una legge che di fatto ce lo butta... E' chiaro che è difficile che sta gente faccia qualcosa senza un torna conto, ma basta pensare alla differenza intercorsa tra l'atteggiamento assunto da Renzi nei due referendi del 2016 per capire appieno ciò di cui parlo. Nel primo, quello delle "trivelle" del 17 aprile, invitò (come fece Bettino Craxi nel '91) gli italiani ad andare al mare. Lo stesso fecero anche Napolitano ed altre bestie della stessa risma. Nel secondo invece (quello confermativo di dicembre) non gli fregava un emerito cazzo se la gente fosse andata o meno a votare, perché gli interessava che vincesse il "NO" al punto da legarvici la propria permanenza alla presidenza del consiglio e per ottenerlo gli bastava che andasse a votare anche un solo cittadino (egli stesso incluso) purché avesse votato "no" appunto. Ecco allora che ogni forza politica (partitica in verità) non puntasse più all'astensionismo, ma al voto favorevole al proprio interesse.
La parte divertente, ammessa che ce ne sia una, è che sta gente è talmente convinta di fare il bene del paese (nonostante la maggior parte della gente ne invoca il genocidio) da farne una questione personale e alla sconfitta referendaria Renzi ha commentato "Non pensavano mi odiassero così tanto!". Lo so che ne avevamo già parlato, ma questo lungo preambolo è necessario per giungere all'oggi, ovvero il fatto che questa informe massa politica ha un solo sistema per difendere questa "pezza da piedi" che chiamano democrazia... annientare ogni forza politica che ha un barlume di idea. Citando il libro che ha aperto la mia mente ad un'analisi distruttiva di tutto questo sistema, "1984" di George Orwell, "L'ortodossia è inconsapevolezza" che significa sostanzialmente, come spiega lo stesso autore nel libro, che non possono esistere persone che sanno quello che stanno facendo e non solo lo condividono, ma lo perpetrano volontariamente. E' così che movimenti, partiti, ecc. cosiddetti populisti e/o extra-parlamentari, sono in parte stati assorbiti (costringendoli ad associarsi a partiti di maggioranza per superare la soglia di rappresentanza) e in parte costretti all'impotenza da scandali, magheggi, aiutini... ovvero il sistema politico, e di riflesso quello economico, non può permettere che qualcuno raccolga il consenso consapevole della massa... "A un membro del Partito non è consentito spostarsi di un millimetro dalla linea fissata, neanche in questioni del tutto irrilevanti". Questo è successo al M5S che ha fatto della distruzione del TAV il suo cavallo di battaglia (con tanto di Grillo "tirato giù dal letto" alle 3 del mattino a seguito degli scontri tra manifestanti "NO TAV" e Forze dell'Ordine) ma ora il sindaco Chiara Appendino, che poteva fare la differenza nella questione, ha espresso intenzioni di "pilata" memoria lavandosene le mani e, di fatto, delegittimando (o tradendo) l'intero movimento. Chiaramente non mi schiero dalla parte dei violenti che indipendentemente dal senso della lotta... l'importante è fare casino, ma mi sento di difendere quei cittadini che si son visti consegnare un progetto che di fatto li murerà vivi in casa, quelli che la conserverebbero, mentre altri avrebbero un treno che gli fa stazione in salotto, per carità comodo se devi prendere il treno un po' meno se vuoi guardare un film.
L'elenco delle "malefatte", anzi dei "malfattori fascisti" sarebbe talmente lungo che dovrei allegare un'appendice all'articolo. Resta il fatto che gli ultimi populisti, che nell'accezione comune è un termine dispregiativo, sono rimasti proprio i "ragazzi" (come se fossero rappresentati solo dal "Blocco Studentesco") di Casa Pound. L'analisi del populismo nell'accezione recente starebbe ad indicare una "forma di prassi politica, tipica di paesi in via di rapido sviluppo dall’economia agricola a quella industriale, caratterizzata da un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari", usato in modo dispregiativo per indicare Grillo e gli altri, ma se non si fa populismo... come si può fare politica? Ovviamente dal momento in cui "la massa" è portata ad accettare, condividere, sopportare e supportare l'autorazzismo, è facile demonizzare chi difende gli interessi del popolo, anche quando interessano solo una porzione di popolo, nel vivo disinteresse della massa. Ma quando vi trovate di fronte ad una notizia come "No Bolkestein. A Roma la rabbia degli ambulanti contro la direttiva europea", non fate come la massa che si gira dall'altra parte pensando "meglio a loro che a noi" e non fate come i "moralizzatori delle macchinette" che dicono "è giusto così perché con la concorrenza si abbasseranno i prezzi!". Da quale cazzo di regione di "fantasilandia" arrivi brutta testa di cazzo? Non pensi al fatto che domani il tuo lavoro finirà ai "rosari" che oggi ti spaccano il cazzo mentre stai cenando con tua moglie/marito nell'unica occasione in cui riesci ad avere una serata libera dai figli? Pensi che con, a oggi, una disoccupazione giovanile al 40% i tuoi figli arriveranno a guadagnarsi il "pane", se dovranno confrontarsi con la concorrenza sleale, ma legalizzata, di investitori stranieri (cinesi in primis)? Ne sei davvero convinto?

Allora complimenti... sei un ortodosso!

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