13 marzo 2017

Eroi vs eroi de no' artri...

Pensando ai tempi andati, al mio popolo com'era, poeti, eroi, condottieri... è facile trovare degli eroi. Achille, Paride, Enea, Caio Giulio Cesare... così come, in tempi più recenti, Mazzini, Garibaldi... o andando oltre Italo Balbo, Cesare Battisti, Rommell, Degrelle, ecc. La lista sarebbe interminabile o meglio una fine l'avrebbe, ma sarebbe comunque molto lunga e non è il caso. Ovviamente in mancanza di idee, e con il crollo delle ideologie, qualcuno è stato furbo o opportunamente indotto a sostituire i modelli di eroi a cui ispirare il popolo. Se in tempi passati, ma pur sempre dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli Eroi di guerra vennero sostituiti da Eroi sportivi. E' altrettanto vero che anche gli Eroi sportivi sono stati, col tempo, sostituiti da eroi di consumo. Anche perché col tempo anche lo sport, un tempo nobile, è stato imbastardito, svenduto commercializzato e non parlo soltanto del calcio (anche se resta sempre l'esempio più eclatante). Eroi dello sport come Primo Carnera, Rocky Marciano, Gino Bartali, Fausto Coppi, Valentino Mazzola, Niki Lauda, James Hunt, ecc. dove gli Eroi potevano anche essere "genio e sregolatezza", ma nella maggior parte dei casi erano "disciplina e talento". Come sempre, parlando di "cultura" popolare faccio riferimento alla realtà italiana, quindi non sentitevi offesi se voi ritenere il miglior sport del mondo il baseball o il rugby... purtroppo, anche se stanno prendendo piede (o tornando in auge, nel caso del rugby), non sono lo sport "nazionale" per eccellenza.
Quindi nel meccanismo contorto di creare una società a "consumo", dove cioè non ti puoi e non devi affezionarti a nulla perché l'obbiettivo è consumare... sempre, il calcio è stata la prima vittima tra gli sport, semplicemente perché quello più seguito, discusso, giocato, praticato... meticciato! Solo per questo. Perché nel momento in cui qualcuno si accorge che l'attenzione si sposta su altri sport ecco che anche quello diventa "oggetto" a consumo. Ma quali sono gli "eroi" oggi. Nel calcio ci sono o non ci sono. Considerando che l'ultima partita che ho visto risale alla stagione 2009/10 sicuramente non sono la persona più indicata a dare tale informazione, ma certamente, sentendo i commenti alle macchinette del caffè (che ogni tot giorni sostituisce il "bar dello sport") viene facile pensare che l'eroe cambia a seconda della prestazione particolare avuta in campo nell'ultima partita disputata. Così tranne rare eccezioni, ma troppo spesso discutibili, l'eroe dura una settimana. L'eroe è campione solo in campo, e non solo non gli è richiesto di esserlo nella vita, ma viene anche giustificata la sua "pochezza", la sua mediocrità, d'altronde è pur sempre un uomo. Forse tra gli Eroi possiamo annoverare, ad esempio, un Cristiano Ronaldo che, magari lo fa solo per immagine (ma intanto lo fa, a differenza del suo collega e antagonista), quando ha la possibilità regala un momento di gioia a qualche suo piccolo tifoso, che versa in gravi condizioni di salute o che sogna di vederlo giocare, ma non si può permettere il biglietto allo stadio (e allora ci gioca assieme per strada) o ancora che sogna di fare il calciatore. Mentre a "la pulce" basta mettergli una marcatura a uomo per vedergli sfoggiare tutto il repertorio di tuffi carpiati che manco la Cagnotto. Ecco allora che l'eroe della settimana è quello che fa il gol partita, non l'attaccante che per 5 anni di seguito è in testa alla classifica dei marcatori del suo campionato e che fuori dal campo mantiene l'umiltà delle sue origini.
Tolto il calcio cosa c'è? Beh considerando lo spazio che dedicano sulle reti nazionali e non, direi pallacanestro e pallavolo, F1 e Moto mondiale. Qualche volta il ciclismo, ma solo durante il giro o il tour... la "vuelta" spagnola è già troppo di nicchia. Dal momento però che, come si direbbe in ambito industriale, siamo "leader" in altri settori... Vi domandate quali? Beh abbiamo citato di sfuggita la Cagnotto la quale, per un motivo o per l'altro, se non vince un mondiale o un olimpiade, sicuramente sale sul podio. Il settebello o il sette rosa (pallanuoto) in cui abbiamo ottenuto buoni risultati, ma ci rimane in mente solo la vittoria o la sconfitta delle olimpiadi (per breve tempo). Esiste uno sport chiamato tiro con l'arco in cui, una volta ogni due anni, tiriamo schiaffi agli americani e ai coreani, ma non lo sa nessuno che riusciamo a battere gente che, normalmente, fa 150 punti sui 150 possibili. Esiste anche il moto mondiale in cui c'è un certo dottore, che può piacere o no, ma che sicuramente corre rischiando la vita (per davvero) solo per il piacere di praticare il proprio sport e che, pur avendo raggiunto una veneranda età (almeno sportiva), continua a correre nonostante i 9 titoli mondiali vinti finora e le porcherie che gli hanno combinato per impedirgli di vincere il decimo.
Esempi come quest'ultimo non se ne trovano in altri sport (e nemmeno nello stesso). Se si pensa ad un Casey "rolling" Stoner che dopo aver vinto un mondiale, per culo visto che era più le volte che finiva le gare sulla ghiaia rispetto a quelle in cui tagliava il traguardo, si è ritirato per una nobilissima ragione (stare con la propria famiglia), ma l'Eroe è anche colui che sacrifica sé stesso pur di essere "Esempio" per gli altri. Nico Roseberg che dopo anni di nulla vince un mondiale (giusto per finire sull'albo d'oro) e si ritira. Sostanzialmente di eroi non ce ne sono più o si contano sulle dita di una mano. Ma di certo tali Eroi non si trovano nel calcio o nel ciclismo (dove vince chi ruba meglio o si dopa di più), se ancora se ne trovano, sono in sport meno danarosi quali, il già citato tiro con l'arco dove un campione del mondo (convocato in nazionale) al massimo ha smesso di lavorare per dedicarsi agli allenamenti, ma di certo non porta a casa 10mln l'anno per aver salvato una rete sicura in una partita inutile (e aver fatto 4 autorete nella stessa partita). O ancora negli altri sport di nicchia dove chi lo pratica, anche ad alti livelli lo fa per amore dello sport e non per amore dell'ingaggio.

Sostanzialmente dove ci sono Uomini c'è passione, dove ci sono omuncoli c'è il calcio.

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