10 maggio 2017

Globalismo e complottismo due facce della stessa medaglia!

Per una volta ho il piacere di citare il giornale on-line "Il Primato Nazionale" come arrivato secondo. Se ricordate, non molto tempo fa, bacchettai le mani di tutti quei personaggi più o meno ambigui che scommettevano su Le Pen, Trump e compagnia cantando per una nuova rinascita d'Italia e d'Europa, mentre io ("complottista") li mettevo in guardia dal far troppo affidamento a cavalli che, consapevolmente o no, hanno briglia e paraocchi. Leggo oggi, ma la notizia e datata 09/05 c.a., la conferma alle mie analisi di allora.
Come spesso mi capita di ripetere, e mi spiace se a volte sembro un po' il classico vecchietto che racconta sempre le stesse storie che conoscete a memoria, l'uomo del futuro e della tradizione, l'ultimo avatar (incarnazione dell'idea originale e della tradizione) d'Europa, non potrà appartenere, anima e "portafoglio", ai poteri forti in quanto nemico del popolo, quindi sperare che costoro possano sovvertire l'ordine delle cose, come sono oggi, a favore dell'ordine naturale è assurdo, inutile e persino dannoso, perché vuol dire sperare che il cancro curi sé stesso. Ovviamente per ordine naturale non si intendono solo gli slogan alla Salvini o alla Bossi/Maroni quali "padroni a casa nostra" e non riescono (o non vogliono per quanto detto poc'anzi) neanche impedire la piantagione di palme in piazza Duomo, "noi della lega ce l'abbiamo duro", come unico e fondamentale rappresentante del Vril. Ma sicuramente l'ordine naturale delle cose non è quello che viene ostentato nell'era moderna.
Tornando all'argomento ho sempre trovato ilare l'idea che chiunque si occupasse di geopolitica, globalismo, ecc. rifiutasse, per cecità o per comodità, di riconoscere che su questo scacchiere internazionale la partita non può giocare sé stessa, ovvero non ci siano giocatori a muovere i pezzi, ma siano i pezzi stessi a muoversi secondo una propria sapienza. Ammettendo in un unico attimo di follia da parte vostra che io abbia ragione, che io non sia il solito pazzo dedito all'uso di sostanze stupefacenti che dovrebbe cambiare spacciatore perché tratta roba tagliata male, che in questa partita a scacchi uno dei giocatori è sicuramente quel gruppo di canaglie posti dietro alle banche, dietro alle lobby, dietro alle multinazionali, ecc. Per usare un termine davvero complottistico, non solo stanno nella parte alta della piramide (quella staccata e tutto sovrasta), ma stanno anche sopra all'occhio rappresentandone il vertice, l'elite.
Ammettendo ciò l'altro giocatore saremmo noi popolo. L'unico problema è che noi ultimamente, non rispondiamo nemmeno più alle mosse del nostro avversario gli lasciamo fare le sue mosse liberamente senza opporre alcuna resistenza. Sostanzialmente ad ogni sua mossa rispondiamo con l'indifferenza o, alcuni, giocando a sfavore di sé stessi. Queste affermazioni vanno ovviamente oltre ai discorsi politici quali destra, sinistra, centro, parlamentari, extraparlamentari e chi più ne ha più ne metta. Quindi abbiamo trovato i giocatori, sappiamo quali sono i pezzi, banche governi, multinazionali, ecc. quello che ancora manca all'appello è la posta in palio, ma non escludo che possano essere il mondo e la nostra stessa vita.

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