26 maggio 2017

Il Pellet odia: L'Italia non può sparare

Parafrasando il titolo di un vecchio film, e riassumendo una notizia (sconvolgente) apparsa su "il Primato Nazionale", pare che il problema non sia stato identificando dalle autorità, dalle politiche e da quella manica di cialtroni "buonisti" che credono (perché tra pensare e credere, a volte spacciati per sinonimi, c'è una certa differenza) basti aprire le braccia e arrendersi per risolvere il problema del terrorismo islamico. Sostanzialmente, secondo certe canaglie, abbassare le brache elargire soldi, doni e leggi speciali al fine di permettere ai pellet di pisciarci addosso... non è abbastanza per fermare l'Isis... dovremmo probabilmente impiccare il papa, cacciare i preti, abbattere le chiese e far sorgere al loro posto delle moschee... appare il soppiantare la gramigna con la cicuta... le altre proposte non sono male, soprattutto se quasi all'insaputa dei cittadini organizzazioni para-governative e  vaticano siglano accordi per andare a prendere i pellet direttamente a casa (già quelli che sbarcano quotidianamente, anche quando la notizia non passa ai TG l'invasione non si ferma) c'è anche un accordo per andare a prendere un certo quantitativo di "rifugiati" direttamente in Eritrea.
Ma aldilà di questa ragione, che sarebbe sacrosanta per il linciaggio sulla pubblica piazza, l'altra ragione è che, per quanto zecche e parassiti vari facciano gli open, per i pellet l'Europa è ancora la terra dei crociati. "Cosa?!?" eh già... per loro è una vera e propria guerra santa. "Quando un musulmano medio vede la nostra tv (mettiamo un video ammiccante di Ariana Grande) non dice “questa società decadente ha abbandonato il cristianesimo e si è ridotta così”, bensì “guardate che porcile la società cristiana”." e se questi sono i presupposti, ovvero non riescono a capire che in occidente il cristianesimo è una favola per bambini (tipo quella "dell'uomoPellet" a cui le mamme di qualche generazione fa affidavano i bimbi nella nota "ninna nanna"). Se davvero questa non è un'illazione, bensì una realtà dei fatti, non ce la caveremo regalando a costoro uno stato europeo. Fino a quando non ci accorgeremo che questa non è una richiesta di aiuto, almeno non sicuramente nei numeri con cui quella sgualdrina della Boldrini vorrebbe far passare l'invasione. Quando capiremo che il pellet ci odia perché siamo, bianchi e (secondo la loro visione distorta della realtà) cristiani, non potremo rispondere adeguatamente. L'articolo 11 della costituzione recita:
"Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.", non c'è scritto "avanti Savoia c'è posto per tutti..." e tanto meno venite e ammazzateci tutti. Ripudiare la guerra come mezzo di offesa, può ancora starmi bene, ma non difendersi è un crimine contro la nazione. 
Forse la Boldrini e suoi compagni di merenda si dimenticano un altro articolo dei "Principi Fondamentali", cui appartengono i primi 12 articoli della "nostra" costituzione... 
"Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
Forse a costoro fa schifo parlare di nazione, ma a questo punto potrebbe essere che gli faccia altrettanto schifo parlare di "democrazia" quando è al sacrosanto diritto di un popolo a possedere una propria identità etnica, religiosa, nazionale e perché no razziale.
Quando si parla di razzismo i moralizzatori delle macchinette, basandosi sulle vaccate profuse tramite i media della propaganda anti"qualunquecosasiaitalia", sono pronti a ricordare che il razzismo è discriminare le persone per il colore della pelle (il che, secondo questo principio, escluderebbe l'odio verso gli zingari... quindi sotto coi lanciafiamme), ma allora se lo Stato emana leggi, decreti, ecc. in cui si favoriscono i pellet (persino quando non hanno ancora lo status di cittadini)... questo non è razzismo? Allora ecco che parte, secondo la loro mente contorta, il paracadute che il razzismo significa odiare qualcuno per la razza di appartenenza... e quando l'odio è orientato nei confronti dei bianchi?? Allora arriva il paracadute di sicurezza secondo cui è razzismo il voler distruggere le peculiarità delle altre razze... oh finalmente... allora vi do sta notiziaccia... siete razzisti. In quanto, promuovendo a mani basse il meticciato biologico, di fatto state distruggendo la peculiarità delle singole razze a "vantaggio" di un "piattume" razziale, ideologico e culturale. Interpretando assolutamente "ad cazzum", il pensiero di Hitler decontestualizzando e traducendo con parole a caso il "Mein Kampf", essere razzisti significherebbe credere nell'esistenza di una gerarchia (leggasi "graduatoria") tra le razze, per cui i Tedeschi (che non sono una razza, come non lo sono gli italiani, i giapponesi, i nigeriani, ecc) sono in cima tutti gli altri sono una razza inferiore. Beh inutile dirvi che nel libro incriminato non esiste nulla di tutto questo e che i nomi da me invocati pocanzi sono al massimo etnie e non razze.
Questa specificazioni sono doverose per giungere alla conclusione che difendere la propria identità, non è né razzismo, né nazi-fascismo, ma semplicemente diritto di una Nazione di restare sé stessa.

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