18 maggio 2017

Quando la democrazia passa attraverso i terroristi.

Ci dicono che le guerre contro Iraq e Afganistan erano mosse, non dal petrolio bensì, dalla lotta al terrorismo. Ora dopo 16 anni di questa lotta, in cui sono venuti meno i diritti e le libertà individuali fondamentali, ci ritroviamo l'Isis come nuovo nemico giurato. Fino a qui tutto bello e nulla di nuovo... tranne...
Se tale organizzazione, universalmente riconosciuta, criminale diventa nemica giurata di uno stato sovrano è facile indovinare verso chi andrà il favore delle potenze occidentali.
Peccato non sia proprio così o almeno non è così che va quando ti chiami Assad e sei il presidente della Siria (nemica di vecchia data di Israele). Ecco allora che, con una menzogna seconda sola all'olocausto e all'11 settembre, partono i raid aerei russi e americani. Ancora una volta nulla di nuovo, certo però che fa riflettere, non tanto il voltagabbana dei governanti che si riempiono di nemici ma bombardano gli amici, quanto il fatto che nessuno si ponga delle domande. Non molte ore fa commentavamo la notizia che Israele avrebbe dismesso l'arabo come 2° lingua ufficiale (continuo a specificare 2°, solo perché non si pensi che sia un atto dovuto per l'autodeterminazione dei popoli). Ora Assad è in guerra contro l'Isis che cerca di rovesciare il governo. Il primo ministro israeliano invoca l'omicidio di Assad accusandolo, senza prove, di genocidio (mi ricorda qualcosa...) definendo quello del presidente siriano "il peggior governo dai tempi di Adolf Hitler!" (ah... ecco cos'era!!!). Inoltre, come se questo non fosse sufficiente, sostiene che uccidere Assad è il primo passo per tagliare la testa al serpende, ovvero colpire l'Iran, pericolo per tutto il mondo. Sappiamo per certo che né la Siria né l'Iran abbiano mai mandato fuori dalla loro nazione terroristi, eppure sarebbero una minaccia mondiale... o lo sono per Israele?
Perché c'è una certa differenza. 
Infatti da anni l'Iran, nella figura del suo ex-presidente Mahmud Ahmadinejad, indica Israele come Stato criminale oltre che abusivo, dichiara l'olocausto (nella Germania Nazista), da cui in effetti è nato lo Stato di Israele, una menzogna, ecc. Insomma ce ne sarebbero già a sufficienza per voler muovere guerra all'Iran... ma alla Siria... In effetti la Siria reclama parte del territorio, sotto il controllo israelita, un tempo appartenente allo Stato islamico. Anche se il sospetto del sottoscritto è che Israele vorrebbe occupare e/o, quanto meno, destabilizzare gli Stati confinanti in modo da poter continuare a fare i propri comodi. D'altronde è l'unico neo in un mondo musulmano e quando ha mosso guerra d'invasione in prima persona, ha portato a casa gli schiaffi.

Nessun commento:

Posta un commento