12 maggio 2017

"Fatti li cazza tua"... se di mezzo c'è il pellet.

La questione è spinosa, ma ci siamo. La tendenza delle bestie è quella di sfogare le proprie brame quando queste si presentano. In particolare i bassi "pruriti" che l'essere umano cerca di attenuare a seguito di un corteggiamento, elargendo "regalini" a professioniste o semplicemente pagando, la bestia li sfoga con la violenza.
Già da tempo sostengo, alcuni direbbero per razzismo, che le attività principali di certi schifo non escludono lo stupro. Dopo il caso che avevo riportato della ragazza aggredita a Trieste, nel capoluogo Giuliano si verifica un altro caso di aggressione (stavolta non conclusosi con il "lieto fine" come nel caso precedente) ai danni di una studentessa di 17 anni. Quando possibile non mi limito a gettare lì una notizia, ma cerco anche di analizzare la situazione della regione e fornire le basi per le tesi di confutazione, perché (vi ricordo) che lo scopo di questo diario non è farmi dar ragione o farmi eleggere a "Duce" (ma nel caso preferirei appellativi più germanofoni), piuttosto darvi coscienza, darvi gli strumenti per il ragionamento, farvi arrivare, con le vostre gambe, alla soluzione e alla verità.
Un secondo evento di questo tipo, nell'arco di pochi giorni, impone un'analisi sulla situazione demografica, giusto per capire quanti sono qui al fine di migliorare la propria vita (a discapito della nostra) e quanti invece sperano di curare le loro malattie stuprando le donne bianche (questo aspetto lo approfondiremo più avanti).
Dati del 2016 alla mano nel Friuli Venezia Giulia sono residenti 105.200ca stranieri (l'8,6 per cento della popolazione regionale insomma non proprio in via d'estinzione) di cui hanno acquisito la cittadinanza circa 8.870 pellet.
Ovviamente le percentuali di occupazione non vengono specificate, anche qui giusto per sapere se sono semplicemente bestie o se è frutto dell'inoccupazione, vedi si annoiano (anche se il mio personale pensiero è che siano semplicemente pellet).
Quello che fa riflettere è la statistica per sapere quale percezione hanno di sé stessi gli schifo nati in Italia, infatti il 32% dei pellet di seconda generazione non sanno se sono italiani o schifo (ancora una volta la mia personale opinione è che a sentirsi così sono gli schifo nati da matrimoni misti, ma questa è un altra storia).
Insomma dopo aver snocciolato dati inutili (al fine di mostrare che in FVG la situazione è tutt'altro che tranquilla), veniamo all'ipotesi che i pellet, magari, si aspettavano un minimo di resistenza, da parte del governo e del popolo Europeo, alla loro invasione. Non essendoci stata, purtroppo né dall'uno né dall'altro (ulteriormente colpevole di aver varato leggi pro invasione), il pellet si sente maggiormente invogliato a sfogare le sue brame con la quasi certezza di impunibilità. D'altronde già la Svezia è stata e viene costantemente stuprata (affermazione che, riferito alla nazione, indica la violazione del suolo da parte di uno straniero, ma in questo caso anche della popolazione) e pian piano succederà lo stesso nel resto d'Europa. Ed eccoci giunti al momento tanto agognato. Durante le dominazioni europee, sui paesi degli schifo, nel periodo del colonialismo, può tranquillamente essere successo che qualche tardona, o qualche "buonista" abbia cercato di erudire i pellet raccontando loro le storie pubblicate nei libri di autori europei. Pensando di poter educare le scimmie come si fa con i cani (immemori o inconsci del fatto che i cani sono più intelligenti dei negri), probabilmente hanno anche raccontato le storie fantastiche dei Vril, "il termine "Vril-ya" avrebbe significato proprio razza (di aspetto nordico) semidivina, poiché essi potevano sia curare qualsiasi malattia, animare un oggetto inanimato rendendolo intelligente, oppure distruggere una fortezza" contenuta nel libro "La razza ventura" pubblicato nel 1871. Ovviamente 'sti ignoranti appestati capiscono quello che capiscono, quindi dal "tamburo senza fili" della trasmissione orale della loro tradizione è diventato che stuprare una bianca guarisce dalle malattie.
Tutto questo prescinde dal fatto che alcune depravate della sottospecie umana non disdegnino la pratica della zoofilia.
Qualcuno di voi potrebbe avere ancora qualche riserva sulla scelta del titolo di questo articolo. Ebbene il pellet, di origine irachena ha finto un malore per attrarre la studentessa che, una volta scesa dal bus nei pressi della stazione, è accorsa a prestare soccorso. Lo schifo ne ha approfittato per attirarla in una parte isolata della stazione e aggredirla, derubarla, picchiarla e stuprarla. A dimostrazione di quanto siano bestie, il referto medico del pronto soccorso riporta, tra le varie ferite subite dalla diciassettenne, anche numerosi morsi al volto. Ora un consiglio dal "brambi"... 'sti schifosi sono già abbondantemente tutelati, protetti e mantenuti da questo Stato, voi cittadini, soprattutto voi meravigliose donne bianche, se vedete uno schifo in difficoltà... il più alto atto di pietà è porre fine alle sue sofferenze, se non ne avete il cuore lasciate che ci pensi madre natura... lei sa cosa farne.

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