1 ottobre 2018

Una cicatrice sul volto di Genova...

So cosa state pensando "questo è diventato filocementista!", o almeno è quello che penserei io se dopo aver letto tanti articoli di una persona che si è sempre schierata contro  qualunque cosa e a favaore di pochissime. Anche stavolta le vostre aspettative non saranno disattese, infatti la cicatrice sul volto di Genova non è il crollo di un ponte costruito negli anni '70 e con le vittime di mafia come armatura dei piloni, ma lo era il ponte stesso costruito negli anni '70 e con le vittime di mafia come armatura dei piloni.
I genovesi dicono che senza il ponte stanno vivendo una serie di disagi... indiscutibile. Effettivamente quanti dovevano spostarsi da levante a ponente (superando Genova che è posta nel mezzo), gli veniva piuttosto comodo il collegamento autostradale che gli permetta di infilarsi nei "Caroggi" di Genova vecchia, più volte decantati e declamati dal poeta comunista Fabrizio De Andrè.
Sorvoliamo su ciò che si può trovare ora nelle vie antiche del capoluogo ligure dove al posto di "una graziosa... gli occhi grandi color foglia" probabilmente troveremo Hamed che invece della "stessa rosa" vende a tutti lo "stesso ovetto".
Il ponte di Genova è l'ultima, sinora in ordine di tempo, opera che sono crollate o dichiarate inagibili costruite negli anni '70, la cosa dovrebbe far pensare. Ok il Morandi è un architetto e come tutti gli architetti la sua opera di "genio" finisce con il disegno del ponte sulla carta. Dopo di che deve essere l'ingegnere edile a fare in modo che il progetto stia in piedi. Ricordo che ci furono progetti "grandiosi" di grattacieli in cui, come un trapezio rovesciato, la base superiore era ampia il doppio rispetto alla base su cui poggiavano... qualcuno gli ha poi fatto notare che sarebbe bastata la pipì di un chiwawa a sbilanciare l'intera struttura e a farla crollare sulla città circostante. Il Morandi può anche aver progettato un ponte i cui tiranti in "ramaccia" (il rame schifato pure dagli zingari con cui vengono stampate le monetine da €0.01, 0.02, 0.05) esposti alle intemperie  di pioggia, neve e mare, ma ad un certo punto qualcuno avrebbe dovuto dire "Architetto! sto ponte non resterà in piedi più di 3 anni!" ed il fatto che ne ha resistiti 40 è quasi un miracolo.
Recentemente i TG rincorrono le notizie che riguardano qualunque cosa, oggi chiusa, costruita negli anni '70 (se volete andando indietro di un decennio ci sono anche le "case" di Lina Merlin "chiuse" per decreto legge il 20 febbraio del '58). Nell'elenco figurano diverse migliaia di asili, scuole elementari e medie (se non ricordo male siamo intorno ai 6.000 edifici), ma chi c'era in quegli anni al governo? Perché se tanto mi da tanto e la colpa dell crollo di un ponte, che è in erosione da 40 anni, è di un governo che è lì da 10 minuti... allora do la caccia anche a chi i progetti di queste strutture li ha firmati e finanziati. Secondo vaccapedia dal '69 all'80 governò la Democrazia Cristiana (DC per gli amici degli amici), partendo dal mandato di Mariano Rumor (dal '69 al '70 e replicato nel '74) fino a Francesco Cossiga, passando per il secondo mandato di Leone, il doppio mandato di Andreotti, il secondo mandato di Aldo Moro e altri nomi meno oggi meno noti.
Puntare il dito è sempre sbagliato, dicono quelli che vengono accusati, ma facciamoci due domande su sto Andreotti lì, in carica fino al luglio del '73 e a gennaio muore un ex senatore socialista della repubblica, membro della commissione antimafia (all'epoca "Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della "mafia": ne fu membro dal 21 dicembre 1963 al 30 settembre 1964 e dal 22 novembre 1966 al 4 giugno 1968.")... vabbè capita di morire a soli 53 anni (contando che Andreotti quando è morto ne aveva 94), nel '78 (con in carica ancora "la scatola nera" d'Italia) muore Aldo Moro (per mano delle BR), a maggio del '92 muore Falcone a Luglio (dello stesso anno) Borsellino... presidente del consiglio fino a Giugno?
Torniamo a Genova... io non vorrei essere troppo meschino, ma nelle interviste fatte ad alcuni commercianti della zona interessata dal crollo, qualcuno ha dichiarato (mi sembra fosse il gestore di un bar) che dal crollo ha già perso €30.000... ora in un mese e mezzo hai perso 30.000 €uri... ma quanto guadagni in un mese? Lasciamo asciugare le lacrime, ma poi andiamo a controllare quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi... che se i dati corrispondono nel decreto ci potrebbe essere spazio per il risarcimento... ma se i dati non corrispondono i casi sono due o non dichiaravi le tasse in modo corretto (quindi sei un ladro) o stai dichiarando di più per ottenere un rimborso maggiore sulla pelle dei morti (e allora sei un pezzo di Caino... quello che normalmente il figlio di Adamo ed Eva abbandonava volutamente tra i cespugli). Poi in uno Stato come si deve si dovrebbe tenere conto del fatto che se chiedi €30.000 di risarcimento per mancato guadagno in un solo mese e mezzo da quel momento in poi pagherai tasse per quanto hai dichiarato in atto pubblico.
Ovviamente tutto questo deve essere accertato, ma se la mia impressione è vera, ci troviamo di fronte a casi simili a quello portato avanti da pastori e contadini quando Maastricht fece un censimento dei capi di bestiame e della produzione agraria.
Nel primo caso i pastori si prestavano gli animali l'un l'altro per avere un rimborso maggiore (con il risultato che dopo lo Stato pretese tasse per gli animali dichiarati), i coltivatori agrari (visti i precedenti degli allevatori) dichiararono una produzione decisamente inferiore rispetto a quella realmente ottenuta ad ogni raccolto, con il risultato che Maastricht impose la distruzione dell'eccesso.
Resta il fatto che dei morti non si può parlare male (di quasi tutti almeno), ma sarebbe carino anche non specularci sopra. Diversamente non c'è alcuna differenza tra chi ci sputa sopra e tra chi ci specula.

Nessun commento:

Posta un commento