9 ottobre 2019

Chi ama il calcio odia i negri... chi odia i negri odia il calcio.

Il ritornello, da conzonetta neomeolidica napoletana, ci "ripete a perdifiato tutto il dì... (Me ne frego non so se ben mi spiego... me ne frego ho quel che piace a me!!!)" oops scusate l'allegro ritornello era un altro... dicevo che ripete a perdifiato tutto il dì che gli stadi, in particolare le curve (dove teoricamente risiedono gli amanti del calcio più accaniti, che a sprezzo delle intemperie cantano a squarciagola per tutti i 90 minuti della partita) è un focolaio di razzismo che andrebbe estirpato come un cancro anche per mezzo di violenza inaudita, di cinghia mattanza ad opera degli sbirri e truculente carnificine.
Chiaramente i politicanti non conoscono minimamente il malessere degli italiani, figuriamoci se sono in grado di comprendere le complesse dinamiche sociali, ambientali e tribali delle curve degli stadi. Eppure dall'alto dei loro scranni continuano a sputare sentenze su argomenti che non solo non sono in grado di comprendere appieno, ma pregiudicano senza nemmeno conoscere. Come da mie recensioni, ci sono diversi film che hanno affrontato l'argomoento "tifoserie", molti (soprattutto sugli Hooligan) presentano i tifosi come pazzi maniaci predisposti alla "ultraviolenza" senza ragione, il miracolo della cialtroneria spetta indubbiamente alla nostra penisola con film "impegnati" (almeno sulla carta) quale "Ultrà" e con vere e proprie pagliacciate alla "Eccezzziunale Veramente" e sequel.
Per i media il mondo del tifo calcistico, oltre che essere un contenitore di "rigurgito fascista", è il maggior veicolo (almeno in Europa) per il rigurgito della propaganda mondialista.
Non a caso, tra le varie bestialità, ci ritroviamo a disputare il campionato europeo di calcio, e le coppe internazionali a livello continentale, con selezioni o squadre di club turche e israeliane. Spesso il regolamento UEFA esula e/o viola apertamente regole sull'immigrazione naturalizzando giocatori di una nazione piuttosto che di un'altra, spesso fornendo loro passaporti falsi, finte parentele, antenati inesistenti o fornendo defunti avi che, seppur non si siano mai mossi dal pesino in cui sono nati, risultano aver avuto figli in sud america o in africa.
Di esempi di questo tipo sono piene le pagine dei giornali e le colonne di cronaca sportiva, in alcuni casi la gravità di questa tendenza raggiunge livelli critici (vedi la selezione nazionale francese dove il più bianco è un armeno o quella tedesca dove tra gli 11 giocatori troviamo 2 tedeschi, 2 negri, 2 turchi ed il resto sono polacchi ). A livello di club la situazione è anche peggiore, se una volta le "mosche nere" erano un paio di squadre (una delle quali mi ha portato al definitivo abbandono delle scorribande sugli spalti), ora è l'opposto le mosche bianche si contano su un solo dito l'ISLANDA.
Secondo le istituzioni, e i media, la curva è praticamente una "NaPoLA" (Nationalpolitische Lehranstalten, prestigiose scuole dalle quali provenivano i migliori elementi della dirigenza militare. Da questi istituti ideologizzati fiorì in special modo la dirigenza delle Waffen-SS, il ramo militarizzato delle SS.), ma a guardar bene vedendo le esultanze per i gol di certi loschi figuri, si percepisce la dicotomia tra la percezione istituzionale (sul fenomeno calcio) e la realtà dei fatti.
Quindi la mia affermazione "chi ama il calcio odia i negri", come vorrebbero farci credere (visti i numerosi appelli al fair play e all'antirazzismo nello sport), è un'emerita stronzata.
Analizziamo quindi il concetto chi odia i negri odia il calcio.
Quanto detto in precedenza resta valido, ovvero le squadre di club e le selezioni nazionali sono un ricettacolo di schifo sradicati e  naturalizzati per mera convenienza economica e propagandistica (ancora oggi mi domando che senso avesse convocare Mario Boruwa in nazionale, oltre al colore anche per l'inutile rendimento a livello internazionale.
Non è il massimo dover tifare per la nazionale di un'altra nazione e sperare che la rappresentante della tua sia sconfitta pesantemente, ma io non riesco a sentirmi minimamente rappresentato da una nazionale di calcio composta da negri, latinos, travoni brasiliani ecc. ma nemmeno tifare per una squadra che agli ululati razzisti si ferma per capire se la propria tifoseria stia insultando loro o i pellet avversari. Molti sedicenti fascisti non si pongono nemmeno il problema, tifano per la loro squadra, probabilmente votano lega, ben consapevoli del fatto che gli 11 in campo sono caduti da un barcone la sera prima e che il proprietario della squadra sia cinese, e di tanto in tanto intonano allegramente faccetta nera (in effetti l'unica nota azzeccata in esplicito riferimento alla squadra INTER, visto che il testo si inneggia alla bellezza fisica delle abissine).
In tutto questo non credo di essere la sola eccezione, o meglio spero di non esserlo, ma chi fa discorsi razziali di un certo livello (ad esempio prima gli italiani) non dovrebbe chiudere gli occhi sulla composizione della squadra del cuore.
Non è un caso se le nostre squadre di club si sono riempite di feccia (a cui hanno messo in mano un passaporto ed un assegno consistente per fargli tirare 4 pedate ad un pallone) ed il livello della nostra selezione sia precipitato da sfiorare il nostro primo titolo europeo a non qualificarci per gli ultimi mondiali.
Per qualche strana ragione chi lotta per la "maglia" che ama e per la bandiera in cui si identifica ha sempre un qualcosa in più, se non ce l'ha è perché non crede abbastanza... non c'è altra spiegazione. Tecnicamente il livello di una squadra avversaria può essere superiore (se entrambi gli eserciti credono nello stesso dio, questi non può far vincere a entrambi la stessa guerra), ma chi ci crede lotterà sino alla fine... leggasi Cassano che dopo la rete esulta come se avesse segnato il gol partita della finale ammutolirsi e scoppiare in lacrime quando legge sui volti in panchina che vincere non sarebbe bastato.
E tutti gli spot del mondo non faranno mai passare come un cambiamento positivo passare dalla nostra classica divisa azzurra su pantaloncini bianchi ad una anonima divisa verde con stemma color oro che non riproduce nemmeno i colori della nostra bandiera.


Questo schifo non mi rappresenta... VERGOGNA!!!

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