14 ottobre 2019

Chiudere il pollaio dopo che le faine sono entrate.

Ci sono diversi proverbi, modi di dire, detti popolari che rappresentano l'agire troppo tardi rispetto ad un evento nefasto preannunciato da tempo. Alcuni di essi sono "chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati" o "Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollaio."... ho preferito aggiungerne (nel titolo) uno personalizzato per esprimere meglio la situazione sociale degli ultimi anni.
La problematica di oggi riguarda, ancora una volta, l'annoso (e dannoso) problema dell'immigrazione, abbiamo ancora davanti agli occhi il video che contrapponeva le parole della "Sgualdrini", ex presidente della camera, in cui descriveva i pellet come una risorsa fondamentale per la nostra civiltà, un esempio di elevata cultura, e civiltà stessa, ed il pellet che tranquillamente si faceva il bidet presso una fontanella in piazza... e per bidet intendo che non si era minimamente preoccupato di arrivare al "bagno pubblico" coprendo la propria indecenza (mentre il sottoscritto era stato quasi arrestato a Gardaland per essersi sfilato la maglietta fradicia e averla appoggiarla su una panchina ad asciugare, ma questa è un'altra storia).
La vacca è stata cacciata, ma il suo ius soli torna in aula con un nome diverso, ma lo stesso contenuto marrone (che di certo non è cioccolato). "Oggi come allora..." il Brambi torna a far presente a cosa (ovvero a quale schifo) la zoccola vorrebbe regalare la cittadinanza italiana con l'illusoria speranza che questi restituiscano il favore dando il voto al partito in cui militerà in quel momento (vista la sua attitudine ai ribaltoni) e, soprattutto, diventando miracolosamente degli esseri umani, distaccandosi dal loro stato primordiale e animalesco.
Prima di portare alcuni tra gli esempi quotidiani di quale "pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta merda" l'italia boldriniana non vuol privarsi, facciamo un piccolo salto indietro nel tempo di quando tale Matteo Salvini impediva lo sbarco, di pezzi informi di materia organica, sino a quando l'UE non si preoccupava di prenderne una quota (cosa che a tuttora continuo a reputare fondamentalmente sbagliata dal momento che avremmo dovuto affondare una certa nave che agli ordini di una zecca ha speronato un battello della nostra guardia costiera), ora che il pupazzo sulle ginocchia del ventriloquio è cambiato, chi sputava sentenze sulla disumanità salviniana frigna "il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese lancia l’allarme e chiede una risposta decisa all’Europa, evidenziando gli squilibri nella ripartizione dei migranti con ricollocazioni automatiche, sottolineando il bisogno di un sostegno alla stabilizzazione della Libia e di un dialogo con le Ong." e pensare che qualcuno le voleva processare per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, "Secondo il nostro Ministro dll’Interno, si deve partire da “il superamento degli attuali squilibri nella ripartizione degli oneri tra gli Stati membri”, introducendo un sistema di redistribuzione degli immigrati “basato su procedure di ricollocazione automatiche, veloci ed efficaci”, che porteranno alla gestione certa e sicura dell’accoglienza dopo lo sbarco.  “Questi elementi – aggiunge Luciana Lamorgese – potrebbero rappresentare una svolta decisiva soprattutto nella prospettiva di una riforma del Regolamento di Dublino“.

“Finora l’impegno del nostro Paese – ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera  – su questo fronte è stato eccezionale. Ma adesso solo una risposta coordinata e condivisa a livello europeo può consentire una strategia efficace che coniughi il necessario rigore contro lo sfruttamento dei migranti e i trafficanti di esseri umani“. Il problema principale resta l’intesa tra gli Stati membri e il sostegno dovuto ai Paesi con i porti cosiddetti di “primo approdo”, tra cui quelli italiani  e maltesi." (fonte Il Primato Nazionale). Parafrasando un altro adagio popolare... "e sono tutti filantropi col ministero di un altro!", ma quando ci si ritrova a fare i conti con un tasso di criminalità, e casi di inaudita violenza, perpetrata da una certa parte di ospiti sgraditi e non invitati e l'impotenza di portare una risposta adeguata in termini di forze dell'ordine allora scatta l'invocazione ad una comunità europea che reputa l'immigrazione esclusivamente un problema italiano. Sorvoliamo sul fatto che i nostri cari cugini d'oltralpe (i maledetti francesi) moralizzatori delle macchinette ci danno dei razzisti ad ogni occasione chiudendo le frontiere con il nostro paese (violando non so quante leggi comunitarie) e scaricandoci "l'immondizia" nei boschi.
Dopo questo interminabile preambolo è giunto il momento di portare alcuni esempi della feccia che alcuni vorrebbero far diventare parte integrante della nostra popolazione.
"Roma, libico ubriaco sale su un bus e sfascia tutto col bracciolo di un seggiolino [...] Salito a bordo di un bus notturno Atac, alla fermata del Ponte Casilino, la scorsa notte intorno alle tre e mezzo, ha iniziato a prendere a calci l’apposita macchinetta tramite la quale gli utenti vidimano i biglietti. Non contento, ha poi rimosso un bracciolo di un seggiolino che ha utilizzato per sfondare il monitor a cristalli liquidi, che informa i passeggeri delle fermate, e i vetri del mezzo pubblico." allertate dall'autista sono infine arrivate le forze dell'ordine chissà se i giudici (dalla toga rossa confermeranno le accuse o ci "scaveranno l'ultima fossa").
"Rivolta di immigrati su barcone dalla Tunisia: minacce con coltelli alla Guardia costiera [...] Ben otto motovedette della Guardia costiera sono state impiegate per intercettare, fermare e riportare indietro gli immigrati (tra cui diverse donne) che pur di non tornare indietro non hanno esitato a estrarre coltelli e oggetti contundenti e iniziare un fitto lancio di oggetti verso i militari. Quando, infatti le prime tre motovedette hanno raggiunto l’imbarcazione, il comandante si è rifiutato di seguire le istruzioni fornite dagli ufficiali attraverso altoparlanti. Gli immigrati a bordo – le personcine a modo che si quotidianamente si riversano nei nostri porti e poi nelle nostre città – per tutta risposta hanno dato il via alla rivolta. Il lancio di oggetti ha provocato ferite a due uomini della Guardia costiera.
Solo dopo l’arrivo di altre cinque motovedette, la Guardia costiera è riuscita a trasferire a bordo i clandestini sediziosi. Il comandante del peschereccio e altri 25 migranti che si erano buttati a mare per evitare di essere riportati indietro sono stati tratti in arresto." l'esempio di civiltà e avanzatezza culturale di cui parla la Boldrini appunto.
"Pazzia sul treno: ivoriano viaggia con biglietto ma prende lo stesso a pugni il controllore [...] Un ivoriano ha aggredito con un pugno il controllore che gli aveva chiesto di esibire il documento di viaggio. E fin qui, purtroppo, la vicenda rientrerebbe nei fatti di cronaca di “normale amministrazione”, all’ordine del giorno, la triste realtà a cui ci ha abituato l’allegra combriccola degli “arricchitori culturali” che abbiamo importato dai territori più sereni del Continente nero. L’elemento che rende la vicenda ancora più surreale è , invece, che il regolare titolo di viaggio, il 35enne ivoriano, lo possedeva pure. L’africano, regolare sul territorio italiano, è stato denunciato dalla polizia ferroviaria di Perugia" l'unica risposta adeguata è "Ma che ce frega... ma che importa del controllore e della sua scorta... e noi je dimo... e noi je famo... tanto il biglietto non lo paghiamo vacagà!!!" che ai tempi delle trasferte con i treni speciali si era soliti cantare mentre si esibiva al controllore e alla sua scorta (composta da due agenti della polfer) il documento di viaggio... già perché il controllore e tale imponente scorta erano in grado di terrorizzare, ed eventualmente contrastare, un aggressione da parte di qualche centinaio di ultrà facinorosi avvezzi a fare gli scontri (a mani nude o quasi) contro la sbirraglia in assetto antisommossa.
Circa un mese si era verificato un episodio deplorevole in cui un pellet, senza alcun motivo, aveva spinto una ragazzina giù dalle scale della stazione di Lecco e pochi istanti dopo, non pago, aveva sferrato un punto violentissimo in pieno volto ad una donna "mandandola al tappeto", miracolosamente raggiunto, ed arrestato, dalla polizia ferroviaria è stato assolto perché incapace di intendere e di volere... ma ancora una volta la paladina dello ius soli oh scusate dello ius culturae ha taciuto sull'episodio in questo caso non sapendo se far prevalere il suo amore per i pellet o il suo disprezzo nei confronti della violenza contro le donne si chiude in un assordante silenzio, ma state pur certi che se ad aggredire le sue donne fosse stato un italiano... l'oca del campidoglio avrebbe chiesto la carcerazione di Salvini, dei suoi lacchè e di tutti i tesserati di CPI, FN e Fratelli d'Italia per aver generato questo clima d'odio... Il fatto che i negri facciano il cazzo che gli pare nel nostro paese (generando molto più odio dei suddetti), non la tange minimamente. "L’aggressione suscitò a suo tempo molto scalpore, poiché la scena fu ripresa in tutta la sua brutalità dalle telecamere a circuito chiuso della stazione di Lecco. Il video aveva fatto poi il giro della Rete, diventando ben presto virale. Ciò nonostante, già due giorni dopo l’immigrato era uscito di galera per essere messo agli arresti domiciliari, sollevando le vive proteste di alcuni politici (tra cui la Meloni) e del sindacato di polizia Sulp, che parlò di uno «schiaffo morale a chi tutti i giorni si alza al mattino per adempiere al giuramento e al senso del dovere»" già, poi però difendete chi mette a ferro e fuoco le strade delle città per protestare contro chi è stato legittimato (dal Viminale) a candidarsi alle elezioni.
Insomma le faine sono entrate nel pollaio e ora le istituzioni "chiudono le porte" sperando che dicendo "siamo tutti polli" i predatori non si mangino il bestiame.

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