2 ottobre 2019

Il problema climatico? La nuova favola con cui ci mentono.

Se c'è qualcosa di buono nelle favole dei fratelli Grimm, e della loro trasposizione cinematografica da parte della Walt Disney, è che alla fine della favola ci viene insegnata una morale. Della favola "Clima e Greta" non esiste una morale, alla fine della favola, i potenti dell'energia, non saranno sconfitti e non passeranno il resto della loro esistenza tra le fiamme dell'inferno. Banalmente faranno ancora più soldi a discapito dell'ambiente.
Come ho già detto, sino alla nausea ma tocca ripeterlo altrettante volte, ora che Greta ha risvegliato la "coscienza" della plebaglia sulla questione climatica tutti gli spot tv puntano il dito contro la plastica, di cui conosciamo i tempi di deterioramento da almeno 50 anni (cioè da quando ha iniziato ad essere prodotta), ma nessuno punta il dito contro le trivellazioni nell'artico, che deturpa veri e propri paradisi ambientali quali Alaska, Groenlandia, Islanda, Norvegia e la stessa calotta polare... devo dire, per onestà intellettuale, che "Greenpeace" lo denuncia (a bordo dei suoi panfili e dei motoscafi a nafta).
Immagino, dal momento che la plastica esiste più o meno dagli anni '50 del '900 (quindi circa 60 anni), che il tempo di biodegradabilità in 1000 anni di una bottiglia di plastica, di 100 di un cottonfioc, ecc. sia stato stimato in laboratorio dagli scienziati. Ma già che hanno stimato questi tempi non potevano semplicemente evitare di creare il problema?
Considerando gli impatti ambientali, anche questo aspetto l'ho già fatto presente, ci sarebbe da chiedere a Greta (e alle altre paladine del clima) come poter ottenere energia senza devastare l'ambiente. Chiaramente parlano di "energia green", di "energia eco-sostenibile", di "energia rinnovabile"... diciamo che teoricamente dovrebbero fare un ripassino delle lezioni di fisica e chimica soprattutto quella parte su "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" e inoltre una lettura più attenta del concetto di entropia non guasterebbe. Ovvero anche ammettendo che a soffiare sulle stesse pale eoliche sia sempre lo stesso vento, l'energia prodotta dalla loro rotazione non si rinnova, ma viene generata. Il vento, in questo caso ma si applica anche al sole e all'acqua, non sono una energia, ma sono una "forza lavoro" che viene trasformata in energia per mezzo di macchinari (tipicamente dinamo per vento e acqua, ed un componente termoionico per la trasformazione del sole in energia elettrica) soggetti a usura, a manutenzione e legati ad un ciclo di vita del macchinario e dei componenti che lo compongono. Da un lato generiamo nuovo lavoro (per gli immigrati che ci hanno insegnato come sfruttare i fiumi trasformandoli in fonte di energia), ma dall'altra produrremmo nuova immondizia che deve essere, in qualche modo, smaltita. Come ho detto in passato, non so esattamente da che tipo di materiale siano composte le pale eoliche, i pannelli solari ed i singoli componenti che compongono tali dispositivi, ma se non vengono creati con materiali interamente riciclabili, il problema lo si sposta ma non lo si elimina. Sempre negli spot ci fanno presente che noi non dovremmo chiedere ai bambini e ai ragazzini le risposte... loro sono solo bambini (o ragazzini) e che le soluzioni dovremmo trovarle noi grandi. Sacrosanto, ma se a finanziare la ricerca sono sempre e solo i grandi gruppi petroliferi, le soluzioni ideate non sono realizzabili. Quindi bambino... (o ragazzina fastidiosa con una degenerazione mentale ed il cappotto giallo da squartatore) se non hai risposte, ma (come gli tutti gli "eroi" di sinistra) solo rompere i coglioni ne possiamo fare tranquillamente a meno.
Il concetto di entropia riguarda un aspetto fondamentale, ovvero se nei secoli scorsi non fossimo passati da una dipendenza all'altra ci fossimo concentrati a cercare soluzioni concrete, ora non avremmo bisogno di una quantità di energia enorme per cambiare completamente lo stile di vita (senza cambiare lo stile di vita). Ovvero attualmente in "emergenza climatica" stiamo continuando a fare tutti i nostri ragionamenti, ma con un vizio di fondo... l'idea consumistica. Le aziende, per poter garantire la propria sopravvivenza, continuano a produrre qualsiasi cosa con la data di scadenza (di solito quasi immediatamente dopo la fine della garanzia) e di solito cosa meno buttarla che ripararla. Questa mezza verità* fa sì che tali competenze (ad esempio il riparo tutto) sia destinato a sparire riducendo ulteriormente i posti di lavoro disponibile. Inoltre produce molta più immondizia di quanta ne produrrebbe una riparazione (persino se fosse prevista la sostituzione di un componente). Ovviamente la colpa di questo atteggiamento non è distribuita unilateralmente sulle aziende produttrici, ma anche sulla popolazione che, incapace di ragionare con la propria testa, ha fatto proprio questo principio per getta immediatamente prima di tentare di capire se il problema può essere riparato oppure no.
Per fare un paragone, le amministrazioni italiane si stanno attrezzando (rompendo i coglioni con lavori di "rimpasto urbanistico") per far diventare le città luoghi di villeggiatura per le biciclette, con esplicito riferimento al modello Paesi Bassi (Belgio e Olanda), a cui effettivamente accedere in macchina è un impegno, trovare parcheggio un impresa e così via. Inutile sottolineare che siamo in italia. In ogni caso, quelle realtà sono nate già così. Ovvero si sono evolute dal cavallo (e dalla carrozza) direttamente alla bicicletta. Sono Nazioni che non hanno mai avuto la propria economia basata prevalentemente sull'industria automobilistica. Quindi non c'è stata alcuna esigenza di sostituire le strade con le piste ciclabili, al massimo si è presentato il problema che stiamo riscontrando noi, ovvero capire dove far passare le auto (nel nostro caso le bici). Inoltre, i servizi a supporto dei pendolari funzionano e funzionano bene. Data le difficoltà opposte dallo stato all'automobilista che arriva da lontano, costringerlo a prendere il treno ha un vantaggio per tutti. Mentre da noi tra prezzi, orari variabili (ad esempio tra estate inverno ferie e festività), ritardi, cancellazioni, soppressioni, incivili e rapinatori prendere il treno diventa un'avventura non adatta ai deboli di cuore.
Tutto questo chiacchiericcio inutile, non perché non esista un problema di inquinamento globale irrisolvibile o quasi, ma perché (come appena visto) è basato sul nulla, serve esclusivamente a nascondere le menzogne dei soliti sospetti che ci fanno passare leggi, decreti e, persino, governi sotto al culo senza che ce ne si accorga. Le dichiarazioni di quel giudeaccio zozzo di Mentana sono piuttosto importanti e inquietanti, ma dimostrano 2 cose, la prima è che la crisi di governo non è stata volontà di Salvini, ma orchestrata da Di Maio e Zingaretti per fare il ribaltone M5S ed PD come era solo premeditato. Dalle parole di Mentana infatti ""Matteo Salvini era il Diego Maradona della situazione, però te la ricordi la scena di Maradona ai mondiali del '94 viene portato da una signora verso il bordo del campo per fare l'anti-doping? E' scoppiato. Si dice in questi casi che uno si monta troppo la testa, perde il senso della realtà"." da queste parole sembrerebbe che Salvini abbia creduto di essere davvero lì per fare la differenza col passato, ma non è così infatti aggiunge ancora ""lui si è trovato veramente fregato, da chi doveva dire 'vai dritto' oppure 'no, noi ti tradiremo' e hanno detto vai dritto. Quelli erano Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti"." insomma sembra piuttosto  che abbia mostrato "i fili" (come si suol dire per indicare che ha svelato il trucco del burattinaio). Chiaramente è solo uno dei tanti esempi di cose che ci vengono nascoste. Infatti ci è stata nascosta l'esultanza di Calderoli che mostra la totale incompetenza dell'attuale maggioranza di governo, convinta, che bastasse allontanare la lega dai ministeri per tarparle le ali, dimenticandosi (o ignorando del tutto) l'importanza delle commissioni. Così Gigino e l'allegra brigata si sono presentati in commissione bilancio del senato (tuttora in mano alla lega) pensando di far passare qualunque porcata "con la sola imposizione delle mani", ma la commissione per due volte non ha raggiunto nemmeno la quota di partecipanti per potersi riunire.
Ci spiattellano a tutto schermo e su ogni prima pagina Greta e tutti gli altri "gretini" (lo ammetto sto nome mi piace proprio, grazie Vittorio Feltri), ma non ci mostrano Marla, una ragazzina tedesca coetanea della mentecatta, che afferma ""Uno non deve odiare lo straniero per amare ciò che è suo. Amo il mio Paese, voglio viverci in sicurezza"." e a tal proposito denuncia ""Frequento una scuola privata a Cottbus - spiega in un video diventato virale - sono qui di mia libera iniziativa e mi piacerebbe esprimere la mia opinione come adolescente".  [...] "I miei amici hanno paura di andare in città a causa dei cosiddetti incidenti isolati, come sono chiamati dalla stampa i crimini degli stranieri che non si sono integrati nella società tedesca. Non ci sentiamo sicuri, nei centri commerciali e a scuola. Ci sono molti poliziotti che vanno in giro in città che non sarebbero necessari se non ci fossero tutti questi incidenti" [...] Incidenti che comprendono anche episodi di molestie e violenze sessuali: "Le ragazze stanno molto attente a non vestirsi in modo troppo provocante e non possiamo muoverci liberamente e spensieratamente. Cosa - afferma la giovane - che avremmo diritto di fare nel nostro Paese"." (Fonte Libero Quotidiano)

Staremo a vedere... intanto Greta parla all'ONU Marla è trova spazio solo al convegno dell'AFD.

* vero nel caso delle "cinesate" che costano €1 comprarle €100 ripararle.

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