1 ottobre 2019

Che si prepari una maxi amnistia?!? Intanto sotto col reddito di cittadinanza.

Che il governo "rosso-rosso scuro" non abbia iniziato nel migliore dei modi lo sappiamo già dalle prime "manovrine" messe in atto, ma se la mancanza di poliziotti nella capitale (per difendere gli autisti dell'ATAC) è colpa del fu ministro degli interni Salvini, allora mi arrogo il diritto di sostenere che elargire il reddito di cittadinanza ad una terrorista rossa (tutt'ora ai domiciliari) è colpa dell'attuale ministro dell'economia e/o del lavoro. Lascio a Il Primato Nazionale il compito di spiegare quale sia esattamente il problema nella vicenda in questione "Tra i requisiti per l’ottenimento dell’assegno vi è quello di non essere sottoposti ad alcuna “misura cautelare personale”, ma poi la legge precisa che tra le condizioni ostative per ricevere l’assegno, c’è anche anche quella di essere stati “condannati in via definitiva per reati gravissimi nei dieci anni precedenti la richiesta”. Ma la sentenza definitiva della Saraceni risale al 28 giugno 2007, per cui l’ex Br, figlia di uno dei fondatori di Magistratura democratica, Luigi Saraceni, sulla carta è in regola." ah ma allora è tutto a posto... dal 2007 sono passati 12 anni quindi la sua condanna definitiva è oltre tale vincolo... mmm... eppure qualcosa non mi torna... tale reddito (che per Federica Saraceni è di ben €623 mensili) non dovrebbe essere propedeutico alla ricerca di impiego? Dal momento che, comodamente seduta in poltrona, dei 21 anni ne ha scontati solo 12 (per l'omicidio D'Antona)... come fa a trovare un impiego per i prossimi 9 anni? Soprattutto in virtù del fatto che in detenzione, seppur domiciliare, essa non può svolgere alcuna attività lavorativa sia essa praticabile tra le mura domestiche sia essa da svolgersi presso un luogo di lavoro esterno alla propria dimora. Quindi? "“nei prossimi giorni – rileva la Verità – dovranno darne spiegazione quel ministero del Lavoro (con cui collaborava D’Antona quando venne assassinato) che ha ideato la misura e l’Inps che eroga il sussidio”. Il Ministero del lavoro ha fatto sapere che la vicenda “è oggetto di verifica da parte dei competenti uffici del ministero di concerto con il dicastero della Giustizia e l’Inps, al fine di accertare l’eventuale presenza di anomalie”." al fine di accertare l'eventuale presenza di anomalie?!? Non è evidente esserci qualcosa che non quadra? Qui siamo rasentiamo il ridicolo alla "2 fast 2 furious" in cui il gorilla abitava in una roulotte per poter partecipare ai "derby" di autodemolizioni... questa dovrebbe finire in un camper e parcheggiarlo presso il luogo di lavoro... ma il problema non si risolverebbe in quanto in Italia i carcerati non lavorano!
Nel frattempo l'INPS conferma la legittima del reddito "l’Inps ha confermato la regolarità del procedimento: «Stiamo verificando. I requisiti reddituali, patrimoniali e occupazionali, requisiti che competono all’ Inps, ci sono». Lo ha dichiarato il presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico: «La norma prevede che se la persona ha ricevuto una condanna nei dieci anni precedenti c’è il blocco» per il Reddito, «lei l’ha ricevuta 12 anni fa. Basta leggere la legge»" Infatti a parer mio è la legge ad essere una stronzata... ovvero il reddito di cittadinanza non dovrebbe essere elargito. Se proprio lo si vuole elargire almeno che non lo si dia ai delinquenti.
Il padre della criminale piange il morto... "il padre della Saraceni, Luigi, ex magistrato ed ex deputato dei Ds, che difende il reddito per sua figlia Federica: «Chi vuole togliere il reddito di cittadinanza a mia figlia, che è alla fine di una lunga pena, mi dica cosa dovrebbe fare: darsi alla prostituzione, la buttiamo nella discarica, le diciamo di andare a fare delle rapine?» e arriva a definire il caso come «attacco politico al reddito di cittadinanza. La sinistra ci ripensi, e non lo elimini, perché è una legge giusta»." Bah non so se sia o meno un attacco politico, ma sul cosa dovrebbe fare l'ex brigatista rossa possiamo dire che intanto non avrebbe dovuto assassinare (o quanto partecipare all'omicidio di) Massimo D'Antona, ma non potendo cancellare il passato, non si può rimediare ad un torto tanto grave quale quello di togliere la vita a qualcuno, dovrebbe semplicemente accettare le conseguenze delle sue azioni come fanno quei meschini fascisti di CPI che difendono le famiglie sfrattate (infrangendo la legge) finendo in carcere. Se la baldracca rossa non è in grado di pagare le bollette e mantenere le spese con quanto possiede... può sempre andare in carcere... sono abbastanza sicuro che l'ex magistrato rosso Luigi Saraceni sia in grado di trovarle una sistemazione comoda nelle patrie galere.

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