Andando a concludere l'argomentazione sul perché la Lega può essere tutto fuorché Nazista, vale la pena ricordare che chi nello spiegare lo slogan "prima gli italiani" significa accettare qualunque cosa non sia italiana purché accetti di smettere di essere schiavo delle ONG e delle altre organizzazioni criminali per rimettersi allo schiavismo dell'industria e del latifondo. In questi giorni il Leader della Lega sta girando le piazze umbre in occasione delle regionali, in cui spera di poter fare la Storia (una vittoria della destra in Umbria, a detta di Salvini, non si verifica da 50 anni).
Il proclama è sempre lo stesso, ironizzare sulle affermazioni degli altri e ribadire lo slogan, che ben conosciamo, "Prima gli italiani", ma ormai anche questo è stato ampiamente spiegato dall'ex ministro degli interni e non fa più sperare quelli che, come me, auspicano certi ritorni dall'oltretomba.
Sono più che ovvie le ragioni che portano i "sacerdoti" del pensiero unico a definire nazifascista tutto ciò che si oppone al "pensiero" stesso, dopo oltre 70 anni di oscurantismo medioevale, che ha portato a considerare "Male Assoluto" un pensiero politico (che male assoluto non era) anche persone a cui non interessano né la politica (attiva o passiva che sia) né la storia (manipolata e distorta al punto tale da far passare per malvagie anche le azioni più nobili). Essendo, suddetti sacerdoti, gli unici abilitati a definire nazista l'opposizione di punti di vista, si vuol scatenare nell'uditorio un senso di repulsione. Provate ad immaginare all'odore, al sapore, all'idea che vi provoca immediatamente un senso di nausea e repulsione ad esempio l'odore del pesce marcio, della cimice schiacciata, il suono della voce della Boldrini o il senso (senza senso) delle bestialità che pronuncia, perché no il nazismo (per il tipo di persone che si fa condizionare dalle favole della Disney). Ecco definire Salvini, e con lui la Lega, nazifascista ha quell'obbiettivo ed è la ragione principale, in tal modo, ripeto dopo oltre 70 anni di oscurantismo medioevale e condizionamento propagandistico, i sacerdoti del pensiero unico non avranno nemmeno bisogno di inventarsi programmi e battaglie politiche da opporre alla candidatura "nemica", sarà sufficiente appiccicargli addosso un'etichetta e immediatamente sarà marchiato con una "lettera scarlatta". Il metodo lo conoscono bene, gli è stato insegnato proprio da coloro che denigrano, una volta che gli è stata appuntata sul petto la stella gialla, il cuore rosa, la "A" scarlatta (che nell'America dei padri pellegrini indicava le adultere), il marchio diverrà indelebile e a nulla varranno milioni di opere di bene, di parole spese a favore di un programma politico valido o insulso, l'elezione in Senato del primo senatore pellet della storia della repubblica italiana (anche se indossante la maglietta "Stop Invasione").
Come detto negli articoli scorsi, e questo articolo non fa eccezione, Salvini è viscido come una lumaca avvolto nella merda, ma di sicuro non è un nazista. Lo dimostra quotidianamente (il senatore negro approvato da lui e con cui si è fatto fotografare in più occasioni ne è la prova). Certo per essere identificati come nazisti non è più possibile deportare gli ebrei e "brasarli" in un forno crematorio, così come non si possono (purtroppo) fucilare gli zingari ai semafori o impiccare gli anarchici ai lampioni delle città. Però, sicuramente, si potrebbe non passare alla storia per la prima elezione di un negro al senato, si potrebbe non affermare non ci interessa il colore della pelle è italiano chiunque varchi i confini con i documenti in regola (anziché "sgattaiolare" tra le larghe maglie dei controlli doganali) basterebbe dare davvero priorità al proprio popolo.
D'altronde il Führer non è stato eletto dicendo "c'è posto per tutti" bensì facendo della questione razziale una sua priorità. Con la severa intenzione di contrastare il mondialismo e l'egemonia delle banche che nel '29 (ed oggi e anche peggio) gettarono il mondo in una crisi economica senza precedenti. Combattendo, ad ogni costo, la disoccupazione. Certo lui, che oggi dipingono come il male assoluto, è stato l'ultimo politico al mondo ad aver mantenuto le promesse elettorali, anche se una certa destra gli vuol togliere questo primato negando quanto di buono abbia fatto per risolvere il problema della razza.
Purtroppo però non bisogna essere nazisti per capire che, se la gente arriva a credere che la terra sia piatta, che i vaccini uccidano più persone di quante ne salvino, ecc., c'è una parte di scienza corrotta o piegata ai poteri forti che arriva a sostenere che anche gli uomini hanno il ciclo mestruale e, di conseguenza, il simbolo della donna debba essere tolto dalle confezioni degli assorbenti intimi. Sarei anche portato a credere, o meglio a farmi convincere, che come avviene per le donne (soggette ad un "ciclo ormonale" che culmina con quello mestruale) anche gli uomini possano essere soggetti ad una tempesta di ormoni. Credere però che anche i maschietti possano aver bisogno di assorbenti è assurdo (e lo so per esperienza, non ho bisogno di leggere alcuno studio in proposito per sapere che non perdo sangue dai miei orifizi). La ditta Always, azienda americana che produce prodotti di igiene intima (assorbenti inclusi), toglierà dalle proprie confezioni il simbolo femminile (il cerchio con la croce rivolta verso il basso) per non offendere quella frangia di travoni che non si sentono donne, ma si sono dimenticate di eseguire l'operazione di cambio sesso e, di conseguenza, hanno ancora il ciclo.
In un mondo malato come questo ognuno ha il diritto di pensarla come vuole, ma perché debba essere una minoranza a governare spacciandosi per democratici (ovvero un piccolo gruppo che governa una moltitudine a me puzza d'élite e non di governo di massa) ancora non mi è chiaro, ma che ci possiamo fare pensarla in modo diverso è nazismo... per fortuna non rilevato dalla legge Scelba.
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